Roma, sgomberato insediamento tra Termini e La Sapienza

Sgomberato nella mattina di ieri l’insediamento abusivo di circa 40 tende che si trovava nella zona tra Termini e La Sapienza

Sgombero insediamento Stazione Termini e zona La Sapienza di Roma

Sgomberato l’insediamento tra Termini e l’Universià La Sapienza. Non molti giorni fa, il Campidoglio annunciava l’imminente sgombero della tendopoli in via Pretoriano dove 40 persone stanziavano da mesi con evidenti problemi di decoro urbano.

Data e ora segretissime per evitare problemi di ordine pubblico mentre i servizi sociali si muovevano per trovare una sistemazione alle persone, principalmente immigrati, che soggiornavano in condizioni al limite dell’umano.

Ieri, martedì 1 marzo, alle nove del mattino lo sgombero è iniziato. Si presentano in 45 fra agenti di polizia e carabinieri, 20 operatori di Ama e 6 dei servizi sociali del Comune, nessuna ambulanza. L’obiettivo è smantellare pacificamente le trenta tende che ospitano circa 40 persone senza tetto.

Ma la voce si sparge in fretta nelle strade romane e quasi 30 persone riescono a fuggire diretti al quartiere di San Lorenzo mentre un gruppo di 15 persone si chiude nelle tende. Lo sgombero avviene come previsto senza che facciano resistenza.

Sgomberato insediamento tra Termini e La Sapienza: sono quasi tutti richiedenti asilo

I migranti sgomberati vengono accompagnati dalle suore di viale di Porta Tiburtina che gli offrono una bevanda calda e si passa alla bonifica della zona con i mezzi Ama che provvedono alla rimozione delle tende e al ripristino del decoro urbano. Dopo l’intervento rimangono sulle mura le tracce di vecchi falò usati per il riscaldamento che anneriscono i mattoni.

Nonostante lo sgombero sia concordato da Comune e prefettura dal 7 febbraio, solo 4 migranti su 40 accettano un posto letto offerto dai Servizi sociali. Per tutti gli altri si profila il ritorno in strada, probabilmente in altri insediamenti abusivi tra le vie della Capitale.

Una zona difficile da recuperare, sgomberata più volte già nel 2020 e poi nel 2021 ma che vede il ritorno delle tendopoli dopo poche settimane.

L’operazione di ieri mattina porta con sé anche una proposta di erigere una cancellata in modo da rendere l’area una zona invalicabile e finalmente libera.