È morto per annegamento il ragazzo di 23 anni domiciliato nel canton di Zurigo ma originario di Labico, che domenica 24 settembre si è tuffato nel lago, per cause ancora da chiarire, a Zurigo da una gru e non è più riemerso. Lo ha rivelato l’autopsia. L’incidente è avvenuto intorno alle 19:30. Il ragazzo si è tuffato da una gru fissa, che appartiene a un’impresa di costruzioni e si trova in riva al lago nel quartiere di Wollishofen, a due passi dal centro culturale Rote Fabrik.
Allarmata da diversi passanti che hanno assistito alla scena, la polizia lacuale è arrivata rapidamente sul posto e verso le 20:00 i sommozzatori hanno recuperato il corpo dello scomparso da una profondità di 3,5 metri. L’uomo è spirato in ospedale verso le 22.30. La seconda persona saltata dalla gru è nel frattempo stata rintracciata. Stando a una nota della polizia cittadina, il secondo uomo che si è tuffato nel lago da un’altezza di 10 metri, ma è fuggito prima dell’arrivo dei soccorsi, si è nel frattempo presentato a un posto di polizia ed è stato interrogato.
La comunità di Labico si è stretta al cordoglio della famiglia e ha lanciato un appello di solidarietà per aiutare quest’ultima a riportare in Italia la salma del giovane figlio, deceduto in Svizzera in circostanze ancora da definire. “Confidiamo nell’aiuto di tutti come avvenuto in altre occasioni, a dimostrazione della sensibilità del nostro paese. Il punto di raccolta fondi è la cartoleria di Anna Paris, in via Giacomo Matteotti 22”.
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