“Siamo solo noi” compie 40 anni: un cofanetto celebra lo storico successo

Un’antitesi perfetta: il “Noi”, pronome della collettività e della condivisione, accostato al “Solo” che mira ad indicare il senso di emarginazione sociale. Sono passati 40 anni da quando il rocker emiliano ha racchiuso in tre parole una delle più profonde contraddizioni dell’uomo: l’isolamento è una condizione comune a tutti gli esseri umani e forse sarebbe sufficiente prendere coscienza di questo assunto per sentirsi un po’ meno soli.

Ma Vasco non si accontenta di diffondere il proprio messaggio con la parole di una canzone: lo dimostra con i fatti, radunando un numero esorbitante di spettatori che durante le esibizioni dal vivo cantano “Siamo solo noi” a squarciagola, dando forma ad un’unica, grande voce. È un inno generazionale proprio di chi condivide le stesse emozioni e le stesse paure.

Vasco racconta come è nata

“Fotografavo una contrapposizione generazionale. ‘Siamo solo noi’ è la risposta: mia mamma, da piccolo, mi diceva sempre ‘sei solo te, sei solo te che fai così, guarda la figlia di…’ Allora quel ‘sei solo te’ l’ho trasformato in ‘siamo solo noi’, che non abbiamo i vostri stessi valori, le vostre stesse convinzioni. Ne abbiamo delle altre, le nostre. E comunque sappiamo quello che facciamo, non ci buttiamo via. E vogliamo vivere intensamente e diversamente da come avete vissuto voi. È stata la risposta della nuova generazione a quella più vecchia”.

Il cofanetto da collezione

E a 40 anni dall’uscita dello storico successo, Sony Music Legacy celebra il disco (pubblicato per la prima volta il 9 aprile 1981 dall’etichetta Targa) con la speciale edizione da collezione della serie R>PLAY, in uscita il 18 Giugno. Dedicata ai quarantesimi anniversari dei suoi album da studio, la serie, per la quale è stato creato un logo ad hoc, è stata inaugurata nel 2018 con la ripubblicazione del primo album di Vasco.

Il videoclip inedito

Per la ricorrenza sarà pubblicato online dal 24 Giugno anche il videoclip animato inedito di “Siamo solo noi”.

“Noi, è la prima persona plurale che definisce un gruppo, una comunità, un popolo” racconta il regista Arturo Bertusi. “Per questo il protagonista non poteva essere un singolo personaggio, ma tutti “Noi” appunto, ripresi, attraverso gli anni, dai video di una telecamera di sicurezza di un negozio di dischi, sguardo su una piazza ideale che si trasforma in un palcoscenico su cui scorrono quarant’anni di storia e canzoni di Vasco, insieme ad eventi che hanno trasformato il mondo, fino al presente della pandemia».