Siccità, Un esercito di venditori di acqua abusivi per le strade di Roma
Perché permettere ai “rivenduglioli” che si venda il bene più prezioso della vita a Roma, la città “per eccellenza” delle fontanelle pubbliche?
E' tempo di siccità, anche Roma ormai è attraversata dall'emergenza idrica, abitanti e turisti sono stretti nella morsa della calura: idratarsi, bere acqua è una priorità per i visitatori in giro per la città. I venditori ambulanti abusivi fiutano l'affare e si reinventano "venditori d'acqua". L'abusivismo a Roma, certo non conosce crisi; ogni stagione offre un ventaglio di possibilità per i venditori abusivi: piove, e subito spunta uno stuolo di extracomunitari che si srotola per le vie della Capitale alla ricerca di acquirenti di ombrelli.
Il caldo opprimente della stagione in corso ha visto un esercito di uomini, per lo più del Bangladesh, "venire in soccorso" ai turisti afflitti dal clima snervante. Dalla stazione Termini al Centro storico, sulle vie e piazze principali, ai capolinea Atac e alle partenze dei pullman turistici, gli ambulanti abusivi offrono piccole bottiglie di acqua naturale, mantenuta fresca, ai turisti che presi dall'arsura non stanno tanto a pensare se vi sia una fontanella di acqua potabile nelle vicinanze o se il costo sia eccessivo.
La maggioranza dei "venditori di acqua" si procurano le bottigliette a piazza Vittorio al costo di 30 – 40 centesimi l'una, rivendendole poi a 1 euro. Il guadagno è elevato, in un'ora arrivano ad alzare 50 euro. Durante queste pesanti giornate estive, diverse associazioni umanitarie e il Comune hanno predisposto la distribuzione gratuita di bottigliette di acqua nelle piazze della città, e alcuni venditori abusivi di acqua ne hanno approfittato per venderle in un secondo tempo.
Roma è da sempre la città con il maggior numero di fontanelle nel mondo, se ne contano circa 2500 nel suo territorio, di cui 280 entro le sue mura, una peculiarità gradita ai suoi abitanti e visitatori. "Per giustificare un viaggio a Roma bastano le fontane", scriveva il poeta inglese Percy Bysshe Shelley, dopo i suoi soggiorni romani.
Nelle giornate più calde è un vero piacere bere l'acqua delle fontanelle di Roma: è gratuita, è buona ed è fresca perché sempre in continuo e ininterrotto movimento. Perché permettere ai "rivenduglioli" che si venda il bene più prezioso della vita a Roma, la città che fin dall'antichità si è vantata della qualità della sua acqua pubblica e della quantità di fontanelle in Centro e nella periferia?