Sicurezza, Salvini: “Calci in culo a chi non paga o delinque”
Salvini annuncia più sicurezza nelle città, stadi, treni e strade con nuove assunzioni nella Polizia
Il ministro Salvini annuncia più sicurezza sui treni sia per pendolari e passeggeri che per il personale in servizio e lo annuncia in un modo che non concede spazio a libere interpretazioni: "Ho in programma di fare dei pattuglioni della polizia a bordo dei treni per cacciare a calci in culo chi non paga o delinque". Un annuncio che va di pari passo con il programma di "chiusura entro le 21 dei negozietti etnici che diventano ritrovo di spacciatori e di gente che fa casino. Non è un'iniziativa contro i negozi stranieri ma per limitare abusi di certi negozi che diventano ricettacolo di gente che fa casino".
Al suo annuncio sull'aumento della sicurezza si aggiunge quello sugli stadi ai quali "Chiederemo alle società di calcio di destinare il 5-10% dell'incasso dei biglietti per la gestione dell'ordine pubblico. – come afferma il ministro dell'Interno – Non è giusto che siano gli italiani a pagare" oltre alla notizia dei 10 mila agenti della Polizia di Stato che verranno assunti; al contrario di quanto apparso in alcune notizie che annunciavano tagli, Salvini ribadisce che nelle questure e nei presidi di polizia "ognuna delle questure italiane avrà più uomini, nessuna città italiana perderà un solo poliziotto e, anzi, ci saranno più uomini".
Indubbiamente la chicca, espressa in quello che ormai è divenuto il suo stile, è quella che si riferisce al clan Casamonica riguardo al quale Salvini afferma: "È questione di giorni. Entro ottobre guiderò personalmente la ruspa che abbatterà la villa abusiva dei Casamonica a Roma. Non vedo l'ora di raderla al suolo per restituirla alla comunità".
Inizia, quindi, a muoversi qualcosa anche in un settore che non sia esclusivamente quello dell'immigrazione ovvero quello della sicurezza nelle città e nei luoghi pubblici secondo un piano programmatico già stabilito e annunciato da tempo divenuto uno dei cavalli di battaglia della Lega sia durante la trascorsa campagna elettorale che durante l'attività di governo; come sempre ne attendiamo i risultati per poterne valutare pregi e lacune.