Simona Izzo, Ricky Tognazzi: una coppia che non scoppia
Da copione dovevo baciarlo e nonostante provassimo non andava mai bene. Alla fine fu un bacio vero con l’aiuto della lingua
Simona e Ricky, Ricky e Simona, una coppia da non dividere mai. Io l'ho fatto intervistandoli in giorni diversi nel programma radiofonico di Francesco Vergovich "Roma Ore 10" su Teleradiopiù. Il motivo era la prima romana del loro spettacolo teatrale "Figli, mariti, amanti………il maschio superfluo" che fino al 30 aprile porteranno al Teatro Sala Umberto. Con questa intervista, voglio riparare rimettendoli insieme.
Inizio da Simona togliendomi subito un pensiero la questione "lifting".
Siamo una generazione fortunata, mi risponde sorridendo Simona, perché possiamo correggere i nostri difetti. Certo, se si mette una protesi al ginocchio nessuno ha da ridire mentre, se ci si ritocca il viso o il seno scoppia un putiferio e i siti e i giornali parlano soltanto di questo per qualche giorno, ma fortunatamente a me scivola tutto senza problemi, tranne che qualche critica di troppo da parte delle donne dalle quali mi aspetterei un po' di solidarietà.
Ok, chiuso l'argomento lifting, tocca a te Ricky. Come si vive con Simona?
Lei è due animali messi insieme: la tigre e l'orso. Io chiaramente preferisco l'orso perché è un animale che va in letargo. Quando diventa una tigre sono cavoli amari, fa di tutto e bisogna lasciare fare perché non la si può seguire.
Con te Simona parliamo dello spettacolo.
E' una nostra creatura perché oltre a fare gli attori, io ho scritto il testo mentre Ricky si occupa della Regia. Chiaramente per la buona riuscita di questa commedia era fondamentale trovare, oltre noi, altri due ottimi interpreti . Ci siamo riusciti con Giuseppe Manfridi e Kiara Tomaselli. E' una Commedia molto divertente, Laura e Riccardo, i nostri personaggi sono una coppia in perenne contrasto sia nella vita che nel lavoro. Una sera un vecchio amico arriva improvvisamente stravolto a casa loro perché abbandonato dalla giovane amante con uno stratagemma Laura farà accorrere la donna ed il suo arrivo scatenerà una girandola di malintesi e permalosità sino a ricomporre il tutto con una nuova armonia. In quanto al "Maschio superfluo" ogni uomo si ponga il quesito "spero di non essere io".
La parola a te Ricky, raccontaci della tua famiglia molto allargata dalla vivacità sentimentale di quel grande attore Ugo Tognazzi, tuo padre.
Ugo come io lo chiamavo, era un uomo che non poteva stare mai fermo era ingordo di tutto: delle donne, della vita, del mangiare, degli amici. Mia Madre Pat O'Hara era una ballerina che lavorava nella sua compagnia di rivista, non si sono mai sposati ma hanno convissuto per anni. Dopo mia madre, mio padre incontra Margaretha Robsahm norvedese, la sposa e nel 1963 nasce Tomas il loro rapporto dura poco più di tre anni e mio padre, senza mai rallentare, incontra Franca Bettoja che è rimasta con lui fino alla fine e dalla quale ha avuto altri due figli Gianmarco e Maria Sole e con loro siamo quattro.
Ora, per la par condicio tocca a te Simona parlarci della tua famiglia.
Sono figlia del Direttore di doppiaggio e doppiatore Renato Izzo e di Liliana. Siamo quattro sorelle, Rossella è la mia gemella poi c'è Fiamma soprano, e Giuppy attrice e doppiatrice con una serie di figli e nipoti anche loro attori e doppiatori. A voler essere precisa sono anche nonna di due splendidi bambini Alice e Tommaso figli di Francesco nato dal precedente matrimonio con Antonello Venditti.
A te Simona una domanda in più. Come vi siete conosciuti, è stato un colpo di fulmine?
Avevo scritto la sceneggiatura del film "Parole e Baci" e l'avevo anche interpretato con Ricky. Da copione dovevo baciarlo e nonostante provassimo molte volte non andava mai bene. Alla fine fu un bacio vero e con l'aiuto della lingua riuscì perfettamente. Successivamente conoscendolo ho scoperto un uomo che contrariamente ad altri sapeva ascoltarmi e da lì pian pian ci siamo follemente innamorati.
L'intervista doppia è terminata, la coppia è stata riunita , sono contento. Successivamente ho visto lo spettacolo e mi sono divertito moltissimo con il pubblico che ha ripetutamente applaudito i quattro bravissimi protagonisti.
Vi consiglio vivamente di andarlo a vedere. Parola di Filippo Crescimanno.