Si infiamma la contesa per le elezioni comunali del prossimo 5 giugno, che riguarderanno tutto il territorio ma che, ovviamente, vedono le attenzioni dell'opinione pubblica focalizzate su Roma. Nelle ultime ore la campagna elettorale è entrata nel vivo, con i tradizionali dibattiti televisivi riguardanti argomenti soliti quali traffico, viabilità, pulizia della città e altri, ormai cavalli di battaglia di tante tornate elettorali.
Accanto a queste tematiche si affiancano altre questioni, come quella che sembrerebbe unire due candidati diametralmente opposti tra loro: Virginia Raggi, del M5S, e Roberto Giachetti del Pd. Il tema in questione è la legalizzazione della cannabis; argomento che ultimamente ha trovato spazio anche nell'agenda politica nazionale, e che ha portato alla storica decisione di produrre la cannabis nel territorio italiano utilizzando le varietà più adatte di semi di canapa.
Dal punto di vista locale, l’idea che accomuna i candidati del Pd e del Movimento 5 Stelle è quella di promuovere la legalizzazione per sottrarre il business alla criminalità; si parla in questo contesto di cannabis per uso ricreativo e non medico, che ormai è una realtà in molte regioni d’Italia, anche se il Lazio è in attesa di una normativa attuativa dopo che una prima mozione del consiglio regionale su questo tema era stata votata addirittura nel 2006.
Farmaci a base di marijuana vengono ormai impiegati in molte regioni per contrastare patologie gravi e dolori cronici a queste connesse; basti pensare ai tumori, alla sclerosi multipla e all’Aids. Quanto affrontato dalla Raggi e da Giachetti nel corso della campagna elettorale per la corsa a sindaco di Roma fa riferimento alla cannabis per uso personale. Si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione. Anche se, pure in questo caso, importanti passi in avanti in questo senso erano già stati fatti a livello nazionale, dato che in Parlamento si sta parlando da alcuni mesi di liberalizzare la cannabis per uso ricreativo, inquadrando la questione all’interno di regole rigide e circoscritte.
Ebbene, nelle ultime settimane la candidata sindaco del M5S Virginia Raggi ha voluto ricordare come il Movimento abbia presentato proprio in Parlamento un disegno di legge per la regolamentazione della cannabis, perché occorre sottrarre questo tipo di commercio al racket ed alla criminalità. Le ha fatto eco subito il candidato per la corsa al Campidoglio del Pd, Giachetti, scrivendo in un post: “Bene Virginia Raggi sulla legalizzazione della cannabis, una mia battaglia storica. Lavoriamo insieme su questo?”.
Il tema sembra dunque unire due personalità diametralmente opposte per idee e modi di vedere la politica; d’altra parte, la questione della legalizzazione della cannabis sarà, secondo molti analisti, un tema importantissimo nel futuro prossimo, su cui si concentrerà l’attenzione di una consistente fetta di elettorato. Anche da altri lidi, vedasi le elezioni presidenziali negli Usa, i candidati hanno inserito l’argomento nei loro programmi elettorali.
Ecco allora che la corsa alla poltrona più prestigiosa del Campidoglio potrebbe passare anche dalla cannabis legale, e da quanto i candidati riusciranno ad essere convincenti e il più possibile chiari su questa tematica.
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