Categorie: Politica

Sindaco Sanna: “Parisi non conosce Colleferro né il cementificio”

"Come ho avuto occasione di dire stamattina anche su un mio post su Facebook evidentemente Parisi conosce poco Colleferro. Se conoscesse Colleferro saprebbe che il cementificio non può assolutamente essere responsabile della presenza del cromo esavalente sotto gli impianti di incenerimento. Il cementificio sta più in basso. Gli inquinanti che di solito seguono la terra e l'acqua non vanno in salita. Se il cromo esavalente sta sulla collina di Colle Sughero non può essere attribuibile al cementificio, a meno che il candidato presidente della Regione Lazio per il centrodestra non introduca una nuova disciplina della fisica e della chimica. L'inquinante che sta su quella collina è un inquinante di cui non si capisce bene la natura, ma e' probabilmente di derivazione chimico-industriale, quindi e' difficile sostenere la tesi che il cromo esavalente dipenda da una fabbrica che fa cemento". Lo ha detto all'agenzia di stampa Dire il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, a proposito delle dichiarazioni del candidato presidente alla Regione Lazio per il centrodestra e leader di Energie per l'Italia Stefano Parisi, in visita stamattina al presidio dei lavoratori di Lazio Ambiente SpA, agli inceneritori di Colle Sughero e all'ospedale Leopoldo Parodi Delfino. Stamattina Parisi, incontrando i delegati sindacali dei lavoratori della societa' di gestione di rifiuti del Basso Lazio, ha dichiarato che in caso di vittoria la riaccensione degli impianti sara' una priorita' della sua Giunta. "Io credo che l'ipotesi della riattivazione sia abbastanza remota perche' credo sia anche remota l'ipotesi di una vittoria di Parisi- ragiona Sanna- Credo che quelli siano impianti importanti dal punto di vista del carico ambientale di questo territorio, io l'ho sostenuto per quindici anni. Una volta lo sostenevo non avendo basi scientifiche solide, ad un certo punto la pubblicazione di studi importanti, come lo studio Eras, hanno dato a me e a migliaia di cittadini di questa Valle (Valle del Sacco, ndr) la certezza che il nostro sospetto fosse una verita', una verita' sostenuta da dati scientifici seri. Lo studio Eras e' stato fatto da importanti pezzi delle Asl di questa regione e ha la credibilita' che merita uno studio approfondito di quel tipo. Basta leggerlo – uno fra tanti naturalmente, perche' parlo dell'Eras ma ne potrei citare parecchi – per comprendere con molta nitidezza come lo stesso affermi che i dati sono peggiorati dopo l'attivazione degli inceneritori di Colle Sughero, inceneritori collocati all'interno di un centro abitato e da anni oggetto di grande ostilita' da parte della popolazione"

"Io credo che Parisi non dica la verità, perché la riattivazione dovrebbe arrivare attraverso vari passaggi – continua Sanna – Sarebbe interessante comprendere dove la Regione Lazio trovi fondi importantissimi e sostanziosi per la riattivazione degli inceneritori di Colle Sughero. A me non risulta che la Regione oggi possa permettersi di investire cifre che viaggiano sull'ordine di 20-30 milioni di euro. Questo andrebbe spiegato bene. Far ripartire quegli impianti non significa andare lì e cliccare su un interruttore, ma investire tra i 10 e i 40 milioni di euro, che io credo non siano nella disponibilità economica della Regione". E, in caso di vittoria di Parisi alle regionali del 4 marzo, Sanna chiarisce: "Io, come ho già detto, farò i miei passi perché lì sotto è stato rilevato il cromo esavalente. Sto preparando un secondo esposto, che avra' indicazioni dettagliatissime per gli inquirenti e i magistrati della procura di Velletri- spiega- e che presenterò quanto prima, in modo tale che a qualsiasi ente, pubblico o privato, a cui passi solo lontanamente nell'anticamera del cervello di investire fondi su quel sito, venga messo in evidenza fin da subito che c'è una sostanza che non è cancerogena, è mutogena, quindi più pericolosa delle sostanze cancerogene. Una sostanza di cui non si capisce bene l'entita' e che deve essere bonificata prima di qualsiasi altra azione che si fa in loco. Se questo non fosse chiaro, io lo renderò chiaro nuovamente all'autorità giudiziaria e lo farò quanto prima con un atto ufficiale. Io l'ho sempre detto- conclude- la mia penna e il mio corpo sono state a disposizione della battaglia contro gli inceneritori di Colle Sughero". (Ara/Dire) 

Redazione

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