Sisma, Marche: sfollati di Accumoli trascorrono notte in auto
Lo sfogo di alcuni cittadini: “In molti deportati a San Benedetto, ora si trovano costretti a dormire e a mandare i figli in edifici non antisismici”
Riceviamo e pubblichiamo delle considerazioni da parte di alcuni cittadini di Accumoli:
Subito dopo la prima scossa di terremoto delle 19.10 di ieri, i nostri concittadini ospiti negli alberghi di San Benedetto del Tronto si sono riversati in strada e hanno deciso di trascorrere la notte nelle auto. Forse qualcuno di loro ha pensato di mettere in salvo a San Benedetto il proprio popolo, ma ora chi avrà il coraggio ora di mandare a scuola bambini e ragazzi, dato che San Benedetto non è dotato di edifici antisismici, essendo un posto di mare? Quella del sindaco di Accumoli è stata una scelta scellerata: il comune de L'Aquila aveva messo a disposizione dei map a Scoppito e Cesa Nuova per trasferire tutti gli abitanti di Accumoli. La proposta è stata snobbata. Se invece l'idea fosse stata presa in considerazione, molti dei nostri concittadini non avrebbero passato notte in macchina e a quest'ora sarebbero in scuole sicure. Invece sono stati deportati e sfollati
Ci chiediamo: dove sta il Consiglio comunale? E' quest'organo che regge un comune e non il sindaco. Che fine ha fatto la minoranza? Anche loro sono negli alberghi a San Benedetto del Tronto? Un mese fa il sindaco ha trasferito molte persone a San Benedetto del Tronto, con l'obiettivo di affrettare la ricostruzione, ma di questa non vi è traccia.
Gli unici risultati visibili sono le visite di rappresentanza del cardinale Bagnasco e del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Possibile che si facciano delle scelte così scellerate, che conducono il nostro popolo verso il nulla? Se oggi ci fossero stati i campi, la gente sarebbe potuta tornare nella propria città e invece in molti si vedono costretti a dormire in macchina e a soggiornare in alberghi che non sono antisismici. Per quanto riguarda tutti coloro che sono rimasti in zona, soltanto ieri, a distanza di due mesi dall'evento, i vigili urbani hanno fatti il giro dei vari paesi per chiedere alla gente delle loro condizioni. E' una cosa assurda.
Il sindaco ha criticato Amatrice, Cittareale e Arquata del Tronto, alle quali hanno donato delle scuole. Ad Accumoli, invece, la scuola dov'è? A San Benedetto del Tronto dove, come detto, gli edifici non sono sicuri? Chi avrà ora il coraggio di mandare i propri figli nelle scuole della città marchigiana?
Ieri, inoltre, si è tenuta riunione inerente la costruzione del centro commerciale che aprirà ad Accumoli. Abbiamo scoperto che il terreno nel quale sorgerà la struttura appartiene al marito di un'assessora del Comune, che lo darà in affitto allo stesso comune di Accumoli. In realtà vi sono molti terreni che il Comune di Accumoli ha nelle proprie disponibilità e dunque ci sembra più logico prendere in considerazione quelli piuttosto che pagare un affitto. Questi terreni, peraltro, sono a breve distanza da quello appartenente al coniuge dell'assessora. Peraltro pare che nella frazione di Illica pare sia iniziata improvvisamente una compravendita di terreni, che fino a poco tempo fa non venivano considerati per alcun scopo. Perché, improvvisamente, si è iniziato a comprare?
Questa è la situazione di Accumoli, dove molti cittadini accusano un profondo malessere in quanto si sentono dimenticati se non si sta al gioco di chi comanda. La sicurezza è divenuta una favola raccontata male e forse ieri qualcuno, sapendo che le persone ospiti a San Benedetto del Tronto urlavano impauriti sotto la pioggia, ha cominciato a prendere coscienza di tutto ciò. L'unica vera sicurezza è il restare a contatto con la propria terra ed è per questo che invochiamo l'arrivo dei Map. Il nostro desiderio è che non si giochi con chi è già stato colpito al cuore.
La nostra testata è a disposizione di chiunque voglia replicare a queste considerazioni.