Smart City. La città di Cori accoglie la sfida
Altra ondata di volontari in difesa dell’ambiente e del verde pubblico
Nuova ondata di volontari per le strade di Cori in difesa dell’ambiente e del verde pubblico. Nell’ambito del progetto «Co – gestire verde», il locale Circolo Legambiente «Cora Viridis», d’accordo con l’Assessorato all’Arredo urbano, è scesa di nuovo in campo per continuare a promuovere la riscoperta delle aree verdi urbane, attraverso la loro riqualificazione e valorizzazione. Stamattina i volontari ambientalisti e le associazioni Sbandieratori dei Rioni di Cori, Storici Sbandieratori delle Contrade di Cori, Argo ed il Consiglio di Comunità di Giulianello, sono tornati al «Parco Fratelli Cervi – ex Impero», per proseguirne la pulizia e iniziare la piantumazione delle aiuole. Contemporaneamente, i Comitati di quartiere di via Arborito e del Tempio d’Ercole, hanno ripulito i giardini pubblici «Raniero Zitarelli» e «Beata Caterina Troiani».
Di nuovo una grande mobilitazione popolare, come quella che un paio di settimane fa si era conclusa con la pulizia di tutta la parte superiore e centrale del parco «Parco Fratelli Cervi – ex Impero», compresi gli ex campetti di calcetto e di bocce. Un esercito di volenterosi, giovani e giovanissimi, a cui si sono uniti numerosi amministratori comunali e tanti privati cittadini. Un impegno congiunto con la partecipazione di istituzioni, associazioni e cittadinanza, che verrà portato avanti nelle prossime settimane. Dopo la pulizia di questi tre parchi Legambiente e le altre associazioni locali aderenti al protocollo d’intesa si prenderanno cura anche di altre aree verdi sia a Cori che a Giulianello.
Puntando sull’ecosostenibilità e sulla salute dei cittadini, Legambiente, col sostegno dell’Amministrazione comunale, dell’associazionismo locale e della comunità, raccoglie anche nel paese lepino la sfida della Smart City. Costruire insieme una città intelligente capace di garantire un ambiente urbano in grado di migliorare la qualità della vita dei propri cittadini, grazie ad una collaborazione diffusa tra politica e società civile. Partendo proprio dalla rivitalizzazione delle aree verdi, intese non solo come elemento qualificante del tessuto e dell’arredo urbano, ma anche come beni comuni di inestimabile valore per la salute dell’uomo, per l’equilibrio ambientale e per lo sviluppo sostenibile; nonché come luoghi fondamentali per l’aggregazione sociale e la socializzazione.