Ci risiamo. A Roma e nel Lazio torna (ma si era mai sopito?) l'allarme smog. i dati di 'Pm10 ti tengo d'occhio' resi noti in occasione della partenza del 'Treno verde', la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato italiane che sosterà alla stazione di Roma Termini dal 4 al 6 marzo: "Anche nel 2013 nonostante pioggia e vento l'aria a Roma e nel Lazio è stata per molti giorni irrespirabile, fuorilegge per la concentrazione media delle polveri sottili Pm10. Nelle tredici centraline della rete di monitoraggio dell'Arpa Lazio posizionate nella Capitale sono stati registrati nel complesso ben 350 sforamenti, con Francia e Tiburtina che si spartiscono il primato romano, entrambe con 41 giorni di superamento".
Non solo Roma, tuttavia, anzi fuori dalla capitale c'è addirittura chi fa peggio come Frosinone che finisce sul podio delle città italiane più inquinate dietro solo a Torino e Napoli.
Secondo Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, la principale causa è da rintracciarsi nel "traffico impazzito" e fornisce la sua personale ricetta "servono politiche concrete per tenere ferme le automobili e potenziare il trasporto pubblico".
A Roma, le zone di maggiore criticità sono Francia e Tiburtina che hanno raggiunto nel 2013, ben 41 giorni di superamento del limite medio giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo per le polveri sottili Pm10.
Ma come detto l'allarme non deve scattare solo per la capitale. La provincia di Frosinone è la più inquinata e somma ben 463 sforamenti nel complesso: le due centraline nel capoluogo ciociaro segnano 112 giorni di superamento dei limiti di legge allo Scalo e 47 a viale Mazzini; segue Ceccano con 97, Alatri con 65, Cassino con 63 e Ferentino con 53.
Nella provincia di Roma, la situazione più preoccupante è Colleferro che ne registra ben 84. Rientrano entro i 35 superamenti i dati delle centraline delle altre province.
"I dati registrati per le Pm10 – conclude Legambiente – sono molto preoccupanti sul fronte sanitario. Secondo i recenti dati dello studio MedParticles, a Roma c'è un 35% di possibilità in più di contrarre il tumore al polmone per ogni incremento di 10 microgrammi di polveri sottili Pm10 per metro cubo d'aria. Un valore decisamente peggiore rispetto alla media europea che si attesta al 22%. Nella capitale, peraltro, possono essere attribuiti al forte inquinamento l'11% dei casi di aggravamento di asma nei bambini, il 18% di problemi acuti negli anziani malati di malattie coronariche".
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