Società post-Covid e deriva globalista. Ne parla spesso anche il ‘Wall Street Journal’. “No Ownership”: felici con nulla. E’ questo il motto che aleggia e serpeggia in maniera crescente anche fra i millennials americani del post Covid.
Parole perfettamente in linea con l’agenda 2030 del WEF che parla di decrescita felice.
E’ in atto una silenziosa ma concreta forma di spossessamento programmatico dell’uomo moderno, realizzata sulla scorta di intenti pseudo-condivisibili e dal forte impatto positivo e positivista sull’opinione pubblica.
A cominciare dall’attenzione all’ambiente, alle variazioni climatiche su cui, dal 2018 in poi, il mondo ha posto maggiore attenzione in seguito all’effetto del fenomeno Greta Thunberg.
Il proliferare e moltiplicarsi della cosiddetta “sharing economy”, l’economia della condivisione (in questi giorni si parla sempre più in Italia di case e ospedali della comunità), l’avvento sempre più frequente e imperante del car sharing, bike sharing, monopattino sharing.
Accompagnata dalla presenza ricorrente e costante di formule di locazione transitoria degli immobili a discapito dell’acquisto degli stessi sono tutti indicatori importanti da considerare opportunamente nella loro vera natura.
Se, da un lato, paiono apparentemente rispondere a dei criteri di adeguamento del costume e delle abitudini di consumo alla nuova linea e moda imperanti, dall’altro rivelano e testimoniano la decostruzione di quei valori liberali che hanno contribuito ad affermare la crescita dei popoli occidentali dalla Seconda Guerra Mondiale a oggi.
Ossia la proprietà privata, che persino Papa Francesco ha recentemente messo in discussione, l’importanza di un reddito solido, l’autonomia economica e sociale per una propria e reale emancipazione dell’individuo.
La deriva globalista in atto, che assomma e riassume il controllo del potere nelle mani avide di una sempre più ristretta élite massofinanziaria internazionale conduce ineludibilmente a una serie di imprescindibili riflessioni su quelli che sono gli scenari riguardanti il prossimo sviluppo della società attuale.
Un tema rilevante che sarà trattato mercoledì 26 maggio a partire dalle 13.35 con Francesco Vergovich a “Un Giorno Speciale”, in diretta su “Radio Radio” .
Il tema sarà argomentato insieme al giornalista cattolico Maurizio Scandurra e all’Avvocato Patrizia Polliotto, tra i più noti legali italiani d’impresa e d’affari, Presidente dell’Istituto Ortopedico ‘Galeazzi’ di Milano’, eccellenza sanitaria di rilevanza europea.
Il confronto in un dibattito costruttivo e vivace che, prendendo le mosse dal rapporto fra sanità pubblica e privata al tempo del Covid, approfondirà le variabili che determineranno il nuovo orizzonte mondiale e italiano post-pandemico.
Maurizio Scandurra
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