Sognando di mettersi in proprio: i dati sul rapporto della Gen Z con la Partita IVA
I benefici di lavorare a Partita IVA rispetto a un lavoro dipendente? Per l’81,3% degli intervistati maggiori opportunità di crescita; per il 68,8% guadagni più alti
Con l’arrivo della Gen Z, il mondo del lavoro sta cambiando. Addio al mito del posto fisso: la priorità dei giovani d’oggi è aprirsi la Partita IVA e mettersi in proprio. Le motivazioni, nel 56,3% dei casi, sono due: l’ambizione di diventare imprenditore o libero professionista e una passione da seguire.
A rivelarlo è una recente indagine condotta da Fatture in Cloud, un prodotto di proprietà del gruppo TeamSystem, che ha intervistato un campione rappresentativo di lavoratori autonomi della Generazione Z per raccontare la Partita IVA.
Dallo studio sono emersi anche quelli che sono i vantaggi di avere la Partita IVA. Maggiori libertà in termini di orari e luoghi di lavoro e migliore work-life balance spiccano su tutti, segno di come la flessibilità e l’autonomia decisionale siano sempre più in alto nella lista delle priorità delle nuove generazioni di lavoratori.
Al campione è stato poi chiesto di spiegare quali sono i benefici di lavorare a Partita IVA rispetto a svolgere un lavoro dipendente: innanzitutto, secondo l’81,3% dei rispondenti, offre maggiori opportunità di crescita e realizzazione. In secondo luogo, per il 68,8% degli intervistati, permette di avere guadagni più alti.
Tuttavia, non ci sono solo vantaggi. Gestire un’attività porta inevitabilmente con sé alcune sfide come, ad esempio, trovare nuovi clienti e capire come muoversi in ambito burocratico/fiscale. Essere un imprenditore o un libero professionista, dunque, non è un gioco da ragazzi, ma la Generazione Z, nonostante si sia affacciata da poco nel mondo del lavoro, ha tutte le carte in regola per lasciare il segno.