Solo all’ufficio per il terremoto non si smuove nulla

A riparare gli enormi danni ci pensa una struttura regionale speciale, che per sua stessa ammissione, ha fatto poco o nulla, malgrado i 70 dipendenti

Edificio colpito gravemente dal terremoto ad Accumoli (Ri)

Accumoli (Ri), edificio danneggiato gravemente dal terremoto

La montagna ha partorito un topolino. Stando al sito istituzionale, non si può certo dire che l’Ufficio speciale per la ricostruzione post sisma abbia ottenuto risultati esorbitanti. Trascuratezza nell’aggiornare i dati o specchio fedele di una triste realtà? Secondo l’ex sindaco di Amatrice e consigliere regionale Fabio Pirozzi,  effettivamente “ la ricostruzione a oggi, a tre anni di distanza, è ferma al 4 per cento”.

Cerchiamo di fare chiarezza. Per la gestione della ricostruzione post terremoto ogni Regione ha istituito, unitamente ai Comuni interessati, un Ufficio speciale. E visto il compito assolutamente prioritario e urgente, il Lazio si è organizzato alla grande senza lesinare sul personale da impiegare. In ballo non c’è  solo una ricostruzione ma la ripresa stessa della vita quotidiana.  Oltre al direttore (150 mila euro l’anno), all’ufficio speciale per la ricostruzione lavorano 3 dirigenti (88 mila euro l’anno) e 64 dipendenti, di cui 25 assunti come collaboratori esterni. In tutto 70 persone che al momento non hanno proprio brillato.

Stando ai dati forniti dal sito, le opere pubbliche realizzate sono zero, così come gli interventi straordinari di emergenza: zero. Ancora: sul fronte del Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio i risultati sono ancora pari a zero. Non basta, alla faccia della trasparenza, non esiste alcun documento di sintesi, nessun controllo e rilievo sull’Amministrazione. Naturalmente non è presente nemmeno l’indicatore di tempestività dei pagamenti.

Ciò che si può trovare invece, scorrendo molte pagine desolatamente bianche, è il sistema di misurazione e valutazione della Performance dei dirigenti apicali, compreso l’ammontare dei premi che la Regione riconosce ai suoi dirigenti in caso di obiettivi raggiunti. In questo caso la speranza è che il sito sia stato correttamente aggiornato, non risultando pervenuti né performance né premi. Ci mancherebbe altro.

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