Sora, anziano di Veroli tenta il suicidio lanciandosi nel fiume Liri: salvato in extremis

Un episodio concluso positivamente grazie alla scaltrezza, al coraggio e alla dedizione di due agenti, i quali, anche fuori dall’orario di servizio, hanno dimostrato un forte senso del dovere e un’incredibile prontezza nell’affrontare la situazione

Sora (Frosinone)

Sora (Frosinone)

Nel pomeriggio del 27 agosto 2024, un drammatico episodio si è verificato nella cittadina di Sora, in provincia di Frosinone, dove un uomo di 83 anni ha tentato di togliersi la vita lanciandosi nell’alveo del fiume Liri. L’anziano, residente a Veroli (Fr), afflitto da una crisi depressiva, ha messo in atto il disperato gesto nei pressi di Via Lungoliri Mazzini, in prossimità di piazza Esedra e del Ponte di Via Napoli.

Secondo la ricostruzione fornita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Frosinone, l’uomo aveva parcheggiato la sua auto poco distante, lasciando le chiavi nascoste sotto il tappetino e senza chiudere la vettura. Con una forza disperata, l’83enne è salito sul muretto di delimitazione della strada e si è gettato nel vuoto, compiendo un volo di diversi metri.

Fortunatamente, una pattuglia dei Carabinieri, composta da un Appuntato Scelto della Stazione di Strangolagalli, insieme a un Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato in servizio alle Volanti del Commissariato di Sora, si trovava nelle vicinanze e ha notato l’insano gesto. La loro prontezza e il loro coraggio si sono rivelati determinanti per evitare il peggio.

Mentre il Carabiniere si è avvicinato al bordo del muro, cercando un modo per calarsi giù o saltare a sua volta per prestare soccorso, il poliziotto ha avuto la prontezza di fermare un camioncino di passaggio, dal quale ha recuperato una corda. Nel frattempo, la caduta dell’anziano è stata attutita dalla fitta vegetazione che cresce lungo le rive del fiume, ma l’uomo, scivolando, è finito nell’acqua e ha rischiato di annegare.

L’Assistente Capo ha legato la corda a un lampione nelle vicinanze e, sostenuto dal collega Carabiniere, ha tentato più volte di raggiungere l’anziano, nonostante gli arbusti e le sterpaglie ostacolassero i suoi movimenti. Dopo diversi tentativi, è riuscito a sollevare il capo dell’uomo dall’acqua, tenendolo al sicuro fino all’arrivo dei soccorsi.

Nel frattempo, il Carabiniere aveva già allertato il personale medico del 118 e i Vigili del Fuoco. Grazie alla collaborazione tra le varie forze in campo, è stato possibile procedere al salvataggio. I Vigili del Fuoco hanno posizionato una scala lungo il pendio, permettendo ai sanitari di raggiungere l’uomo, immobilizzarlo su una barella e trasferirlo, tramite autoscala, all’ospedale di Cassino per le cure necessarie.

Questo episodio, seppur tragico nelle sue premesse, si è concluso positivamente grazie alla scaltrezza, al coraggio e alla dedizione dei due agenti, i quali, anche fuori dall’orario di servizio, hanno dimostrato un forte senso del dovere e un’incredibile prontezza nell’affrontare la situazione. La collaborazione tra i due colleghi ha scongiurato una tragedia che avrebbe colpito non solo l’uomo coinvolto, ma l’intera comunità di Veroli.