Sora, arrestati 3 cittadini appartenenti alla comunità rom per rapina, lesioni e minacce
La persona offesa, che aveva dato in prestito la propria autovettura ad uno dei tre arrestati, era riuscito a recuperarne il possesso
Nella mattinata odierna, gli operatori del Commissariato di P.S. di Sora e della Squadra Mobile della Questura di Frosinone hanno dato esecuzione ad un’ordinanza del G.I.P. presso il Tribunale di Cassino che ha disposto, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero della locale Procura della Repubblica, la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di 3 sorani, appartenenti alla locale comunità rom, rispettivamente di 47 anni, 22 anni e 21 anni.
I 3 arrestati sono stati indagati per i reati di rapina in concorso, lesioni personali aggravate in concorso e per il quarantasettenne l’accusa è anche di minaccia grave. L’attività di indagine posta in essere dal personale della Polizia di Stato ha evidenziato che la persona offesa, che aveva dato in prestito la propria autovettura ad uno dei tre arrestati, era riuscito, dopo alcune difficoltà legate alla mancata restituzione del mezzo, a recuperarne il possesso. Tuttavia, subito dopo il recupero, è stato minacciato e successivamente rapinato dello stesso veicolo da parte dei tre uomini, nell’occasione riportava anche delle lesioni personali.
I 3 indagati venivano posti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Le regole da rispettare durante gli arresti domiciliari:
- Non allontanarsi dal proprio domicilio o da un luogo di privata dimora stabilito dal giudice. Questo divieto è fondamentale per evitare che l’arrestato possa inquinare le prove, fuggire o commettere altri crimini.
- Non violare i confini imposti. L’arrestato non può lasciare il perimetro delle mura domestiche o di altri luoghi stabiliti dal giudice.
- Non incontrare o far entrare soggetti diversi dai propri familiari conviventi o dalle persone che normalmente assistono l’arrestato. Questo divieto è imposto per evitare che l’arrestato possa ricevere informazioni o aiuti esterni che potrebbero compromettere l’indagine.
- Non ostacolare i controlli delle forze dell’ordine. Gli arrestati devono essere pronti a subire controlli e monitoraggi a distanza, come ad esempio mediante il braccialetto elettronico, se richiesto dal giudice.
- Non violare le prescrizioni imposte dal giudice. L’arrestato deve rispettare le specifiche regole stabilite dal giudice, come ad esempio il divieto di allontanarsi dal proprio domicilio o di incontrare persone esterne.
- Non consumare il reato di evasione. Se l’arrestato non rispetta gli obblighi degli arresti domiciliari, può essere accusato di evasione, punibile con una pena da uno a tre anni di reclusione.
- Non lasciare l’abitazione senza permesso del giudice. L’arrestato può essere autorizzato a uscire per brevi periodi per soddisfare le sue esigenze di vita o per esercitare un’attività lavorativa, ma solo se il giudice lo consente.