Gli agenti della Squadra Mobile di Latina – IV Sez. Antidroga unitamente ai colleghi del Commissariato di P.S di Terracina in questi giorni hanno notificato l’avviso di conclusione indagini preliminari agli indagati nell’ambito dell’ Operazione “Terminal”, che lo sorso 1 Luglio aveva portato all’esecuzione di 10 Ordinanze di Misure cautelari personali, emesse dal GIP del Tribunale di Latina Dott. Pierpaolo Bortone su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Marco Giancristofaro. A conclusione della complessa attività investigativa, si è fatta luce su numerosi episodi di violenza e di utilizzo delle armi da fuoco a scopo intimidatorio, oltre che di spaccio di sostanze stupefacenti sull’asse geografico Roma-Napoli, fatti che avevano generato allarme sociale in diversi centri cittadini.
Sono stati infatti ricostruiti gravi episodi delittuosi individuando solidi elementi a carico degli indagati resisi responsabili, tra l’altro, dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di attività commerciali in Terracina e presso il centro di S. Felice Circeo. Per alcuni degli indagati, ristretti in carcere o gravati da altre misure cautelari, si procede con riti alternativi e pertanto è già in corso la fase processuale, per altri invece è stata formulata la richiesta di rinvio a giudizio tra i cui capi d’imputazione emergono ulteriori elementi a carico di due pregiudicati.
Nello specifico gli investigatori sono venuti a capo del grave episodio delittuoso avvenuto la notte del 2/10/2015 intorno alle ore 3.00 a Terracina, quando all’intero del parcheggio riservato di un condominio, era stata data alle fiamme l’autovettura in uso a un pregiudicato di Terracina. Il tempestivo intervento della Volante del Commissariato e dei locali Vigili del Fuoco aveva scongiurato che le fiamme si propagassero sullo stabile generando serio pericolo per i residenti. La Polizia scientifica intervenuta sul luogo repertò utili elementi che contribuirono a rilevare la dolosità delle cause dell’evento.
Grazie alle informazioni acquisite dalla squadra investigativa del Commissariato di Terracina, nell’ambito dell’Operazione “Terminal”, venivano analizzati gli elementi ottenuti trovando punti di connessione con le indagini sull’evento incendiario. In particolare emergeva che l’autovettura che avevano utilizzato i malfattori, per portarsi nel cuore della notte sul luogo in cui appiccavano l’incendio, all’epoca dei fatti era in uso al gruppo dei soggetti indagati nell’operazione “Terminal”.
Da qui il passo successivo delle indagini ha consentito anche di appurare che quella notte due di loro avevano consumato il grave reato per il quale dovranno rispondere oltre a quelli già formulati a loro carico. Sulle motivazioni del grave reato, essendo anche la parte lesa un soggetto pregiudicato, si ritiene che si sia trattato di un regolamento di conti.
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