Sparatoria Alatri, sindaco Cianfrocca: “Non c’è un’emergenza sicurezza”
Il sindaco di Alatri sulla sparatoria di qualche giorno fa: “Non lasciamoci impaurire. Ci saranno controlli ancor più intensi sul territorio”
Potrebbero arrivare presto delle novità in merito alle indagini sull’agguato a Thomas Bricca, il ragazzo coinvolto in una sparatoria due giorni fa, colpito da un colpo di pistola alla testa. Secondo alcune indiscrezioni, i carabinieri di Alatri si starebbero concentrando su due persone, anche se non si esclude la presenza di ulteriori complici.
Al vaglio degli inquirenti la possibilità di uno “scontro tra bande contrapposte”. Questo almeno stando a quanto dichiarato dal procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero, dopo un sopralluogo. Intanto è arrivata oggi dai sanitari la notizia della morte cerebrale del ragazzo, in coma irreversibile. Condizioni che dopo la ferita alla testa erano da subito apparse disperate.
Come si legge in una nota del bollettino dell’ospedale San Camillo, Thomas “ricoverato dalla giornata di ieri in gravissime condizioni per una lesione cerebrale imponente da colpo d’arma da fuoco, in condizioni stabili con presenza di minima attività elettroencefalografica residua, nella mattina di oggi ripetendo il controllo elettroencefalografico, ha presentato le caratteristiche del coma irreversibile con elettroencefalogramma piatto per assenza di attività elettrica cerebrale. Trattandosi di paziente clinicamente morto, si è riunita una commissione medica aziendale per la certificazione della morte, come prescritto da legge”.
Intanto Maurizio Cianfrocca, sindaco di Alatri, ha postato un messaggio sul proprio profilo Facebook:
“Purtroppo, sono costretto ad annunciare la morte clinica di Thomas Bricca, il ragazzo ferito lunedì sera, con un colpo di pistola, in via Liberio. La notizia mi è stata comunicata poco fa dal direttore sanitario dell’Ospedale San Camillo di Roma, dove il ragazzo era ricoverato in condizioni gravissime. I nostri pensieri e la nostra vicinanza sono rivolti in primis alla famiglia, che ho avuto modo di sentire sia ieri che stamattina, e anche agli altri suoi cari, parenti, amici e compagni di scuola, che con lui hanno condiviso momenti di gioia e spensieratezza e ora si ritrovano a vivere un dolore che nemmeno possiamo immaginare. Il dolore è anche il nostro come amministrazione e il mio come uomo, padre e sindaco, da responsabile di questa città e della sua comunità. Chiediamo giustizia” .
Lo abbiamo intervistato per un commento sull’accaduto.
Sindaco relativamente alle indagini ci sono aggiornamenti?
“Per le indagini ho provato anche a chiedere questa mattina agli inquirenti. Al momento c’è il massimo riserbo. Non so nulla, se non quello che leggo sui giornali”.
Come mai si verificano questi episodi ad Alatri? Possiamo parlare di emergenza sicurezza secondo lei?
“Direi di no. Certo gli episodi dello scorso fine settimana mi avevano allarmato e per questo ho invitato i carabinieri a un controllo ancor più intenso sul territorio. Oggi abbiamo avuto un incontro anche con il Questore. Ci saranno controlli mirati ad approfondire quello che è successo in questi giorni”.
La preside della scuola consigliava ai ragazzi di non uscire la sera. Che ne pensa?
“Non vorrei contraddire la preside, che conosco benissimo. Presumo che sia una cosa molto spinta. Forse un po’ esagerata. Capisco che questi primi giorni, subito dopo quest’episodio ci sia un po’ di paura. E’ normale. Ma dire di non uscire mi sembra una cosa un po’ forte. Dobbiamo reagire, non dobbiamo lasciarci impaurire. Che ci siano problematiche è evidente, ma è esagerato blindarsi in casa. Bisogna lavorare. Sono sindaco da poco tempo e punto molto sulla questione della sicurezza. Bisogna cercare di invogliare i giovani a intraprendere tante attività che li allontanino da rischi del genere”.