Spazio Arte saluta il fuoco del nuovo anno con il sacrificio delle opere
A Saviano, presso l’archivio storico di Palazzo Allocca, si saluterà il fuoco nuovo e ogni artista SACRI-FICHERÀ una propria opera
Cosa brucierà dentro il calderone dell’arte? Il fuoco é l’inizio del rinnovamento, della espressione della natura che continuamente si trasforma, obbedendo alla legge matematica arcana, che tutto muove. La fiamma simbolo di Amore, non lo riduce a cenere, ma da questa se ne ricava il diamante. Questo XXI secolo, battezzato da Bauman, “liquido”, l’arte e gli artisti ancora una volta insistono sulle unioni che dovrebbero operare come propedeutica per la vita. Il cambiamento non é da confondere con la povertà materialista che usa, consuma, cambiando scenari di immagini, ma fondamentalmente non si trasforma nulla. Trasformare é Esserci nel divenire, nel flusso della vita che divenendo opera, quale poesia, scultura, pittura, dona al mondo la significazioe della non morte che é Amore ed Amare. A Saviano, presso l’archivio storico di Palazzo Allocca, si saluterà il fuoco nuovo e ogni artista SACRI-FICHERÀ una propria opera, ponendola dentro la fiamma quale auspicio di autentico rinnovamento, la serata si svolgerà il 4 Gennaio alle 21, tra i noti nomi della cultura campana e non, sarà presente, senza dubbio, l’ideatore dell’evento, Pietro Mingione e Alfredo Troise, Nunzio Meo, Domenico Sepe, Nello Mocerino, Rosanna Iossa, Simona Giglio. Il poeta scalzo siculo-campano Theo John (Bartolomeo Di Giovanni) e la poetessa scrittrice pugliese Giovanna Fasano. Un profondo ringraziamento all’artista, architetto e scenografo, curatore dello spazio: Carmine Ciccone. Non mancheranno altri noti nomi della cultura. Pertanto SpazioArte, estende a tutti l’invito, con l’augurio di un 2019 traboccante del sacro Fuoco dell’arte.