Spesa gratis per chi condivide le foto dei prodotti sui social
A Roma sbarca la start-up Free Social Market, il modo 2.0 di fare la spesa e consigliare prodotti
Riempire il carrello senza dover passare dalla cassa è da sempre il sogno dei consumatori più accaniti, un sogno che Martina Marinelli si è impegnata a realizzare. Nella Capitale arriva Free Social Market, la start-up che nasce dall’idea di offrire una vasta gamma di prodotti di qualità al solo costo di un modico abbonamento mensile e con la clausola per chi aderisce di postare su Facebook, Twitter o Instagram, le foto della propria spesa con piccole recensioni per ciascun acquisto.
Free Social Market è un modo semplice, innovativo e intelligente di far risparmiare gli utenti e che offre alle aziende un'opportunità concreta di sfruttare il potere del passa parola sui social network. Appaga sia il portafoglio, sia la crescente esigenza di condividere on-line il parere su un alimento, un accostamento di sapori, una tipologia di pasta.
"Mi preoccupo che i nostri clienti, ossia i nostri abbonati, abbiamo un’esperienza positiva del servizio che offriamo loro sul web e direttamente nei nostri Store. Al tempo stesso curo i rapporti commerciali con le aziende nostre partner, dalla stipula del contratto per tutta la durata della collaborazione" spiega Martina Marinelli, titolare e amministratore unico di Free Social Market e da sempre appassionata alle nuove tecnologie e alle possibilità aperte dal web.
I clienti romani hanno già aderito in massa all'iniziativa e scelto i prodotti dal sito internet www.freesocialmarket.it . "Si tratta di un’iniziativa divertente, ma soprattutto economica" spiega una signora "la condivisione su Facebook delle foto dei prodotti è anche un’occasione per scambiare idee e ricette con i miei amici". Una formula che potrebbe trasformarsi nel nuovo modo di fare pubblicità per le aziende. "Da un lato i produttori in questo modo possono conoscere le opinioni dei clienti" continua Marinelli "dall’altro, il consumatore diventa soggetto attivo delle dinamiche pubblicitarie". Una sorta di passaparola 2.0 più efficace di costose campagne di marketing che consente di scoprire "la faccia felice della spesa".