SS Lazio, Candreva giura amore: “Qui almeno sino al 2019”
L’esterno biancoceleste esalta la squadra e giura fedeltà ancora per molto, senza porsi obiettivi
Antonio Candreva, esterno e simbolo della Lazio di Pioli, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style 89.3 per spiegare il momento che vive la squadra biancoceleste, reduce dall’importantissima vittoria a Udine contro i friulani e tornata in corsa per un posto in Champions, a soli cinque punti dal Napoli.
Queste le parole dell'ala di Tor de Cenci.
C'è chi ti vorrebbe capitano…
"Fino al 2019 esulterò sicuramente con questa maglia, poi spero anche dopo. Per la fascia invece ci sono grandi senatori come Mauri, Radu, Ledesma".
Contro l'Udinese siete tornati alla vittoria…
"Sono contento perchè siamo tornati alla vittoria dopo due partite dove non abbiamo fatto benissimo, era importante non perdere il treno per l'Europa. Non sono ancora al 100%, posso dare ancora molto, ma siamo contenti di aver vinto su un campo difficile come quello di Udine. Rimaniamo concentrati perchè sarà difficile".
Domenica arriva il Palermo…
"All'andata ricordo un Palermo che aveva raccolto meno di quanto espresso. Eravamo partiti non benissimo, poi dopo la rete di Djordjevic abbiamo preso il campo facendo una prestazione positiva".
Il Palermo ha un rendimento diverso tra casa e fuori…
"Ci fa pensare questo, noi giochiamo in casa quindi è un punto a nostro favore. Sappiamo che sarà difficile, dopo la vittoria con il Napoli hanno voglia, davanti stanno facendo molto bene, ma noi siamo pronti"
In cosa devi crescere per ritrovare la forma?
"Non sono abituato ad avere questi tipi di infortunio, la condizione fisica la ritroverò con gli allenamenti e giocando sempre".
Avete subito 8 sconfitte, ma dopo il blocco di partite perse avete avuto sempre grandi reazioni…
"E' un caso probabilmente perchè se penso a Genova o l'Udinese in casa abbiamo perso partite che non meritavamo. La partita più brutta è stata Cesena, quella con la Juve è stata particolare. Speriamo di dare continuità già domenica e di fare un filotto di 6 risultati utili consecutivi. Cominciamo ad arrivare alla fine, siamo tutte lì, le squadre che sono vicino a noi sono forti e dobbiamo scendere in campo per vincerle tutte".
L'obiettivo è l'Europa, ma un occhio al Napoli c'è sempre?
"Siamo stati al terzo posto, fossimo stati più concentrati certe partite non le avremmo perse. Abbiamo voglia, entusiasmo, ci vogliamo bene e vogliamo tornare in Europa".
Contro l'Udinese avete vinto la partita a centrocampo. Sei d'accordo?
"Sappiamo che nell'arco della stagiome ci sono partite in cui il gioco viene meno, dobbiamo sopperire con altre qualità. Udine è un campo difficile perchè loro sono bravi a correre, pressare, ma noi abbiamo fornito una prova di carattere".
Una prova concreta contro l'Udinese…
"Le grandi squadre creano 2-3 occasioni e vincono 1-0, sono i 3 punti che contano".
I cali che avete avuto possono essere "colpa" del gioco che esprimete?
"Non credo. Il mister ci chiede di essere sempre in movimento, di pressare l'uomo: facciamo un lavoro dispendioso, a volte non abbiamo il fiato e la gamba per fare ogni volta questo tipo di partite".
Cosa cambia con l'assenza di Anderson ed il rientro di Mauri?
"Sono due grandi giocatori, ma diversi. Stefano ha meno velocità, ma è più bravo negli inserimenti, Felipe invece è più bravo nel saltare l'uomo e creare superiorità".
Cosa pensi quando vedi Klose pressare gli avversari?
"Miro dobbiamo solo elogiarlo, quando lo vedo pressare gli avversari, recuperare palla, aiutarci e dare consigli è solo da ammirare".
Quanto è importante il rientro di Marchetti?
"E' uno dei più forti portieri in Italia e siamo contenti di averlo. E' un valore agiiunto, da dietro ci aiuta molto. Persona fantastica e grandissimo portiere".
Hai pensato allo scavetto mentre prendevi la rincorsa…
"Si, è rischioso perchè se lo sbagli è un casino! Venivo da un rigore sbagliato, ma è andata bene e sono contento".
Pioli aveva detto: "Dobbiamo fare più di 31 punti". E' il momento di accelerare?
"Siamo consapevoli che i punti che abbiamo fatto all'andata non basteranno perchè tutte vanno forte, dobbiamo pensare partita dopo partita, ora dedichiamoci al Palermo. Partita per partita giocheremo per i 3 punti".
L'identità trasmessa da Pioli ti inorgoglisce?
"Fanno piacere gli elogi, noi abbiamo imposto il ostro gioco su tutti i campi, in casa e fuori giochiamo sempre per vincere. Noi giocatori offensivi siamo contenti di avere una squadra che gioca bene, ci divertiamo e giochiamo bene".
Tare ha detto di puntare, nei prossimi 2-3, allo scudetto. Vedi questa crescita in prospettiva?
"L'evoluzione ci sia stata quest'anno sia per quanto riguarda la guida tecnica che per quanto riguarda i compagni. Chi è mancato è stato sostituito alla grande, ci sentiamo tutti titolari e questo è importante perchè le grandi squadre hanno venti titolari. Perchè no, una squadra come la Lazio deve puntare in alto".
La Lazio è la quinta squadra per quanto riguarda le ammonizioni. Deriva dal modo di giocare?
"C'è questa componente, ma ricordo che abbiamo preso tanti cartellini per esserci avvicinati troppo all'arbitro, quelle sono le ammonizioni che sono un po' superflue, ma per quanto riguarda il gioco siamo sempre aggressivi. Magari è questo il motivo",