Una trasferta difficile, contro una squadra che aveva messo in crisi anche la Juventus: la Lazio non si ferma e vince per 3-0 al Mapei Stadium contro il Sassuolo. La banda Pioli trova la terza vittoria consecutiva e conquista tre punti importanti in vista della volata per la Champions League. Ora il Napoli (impegnato stasera contro il Torino) è a più due.
La classifica sorride, ma ad entusiasmare è la qualità palesata dai capitolini oggi: pochi contrasti persi, un giro-palla preciso e ritmi altissimi. Dal 1' al 90' lo spartito recitato è il medesimo: il Sassuolo prova ad arginare una Lazio straripante, che cerca il gol in modo quasi manicale.
Pioli lascia in panchina Candreva e Klose, ma i primi 45' sono un assolo a tinte bianco e azzurre: Keita e Anderson si trovano a meraviglia nonostante giochino insieme – in Serie A – per la prima volta e Mauri affetta la difesa emiliana con inserimenti puntalissimi; gli esterni salgono e dietro Zaza e Berardi non pungono. Funziona tutto, eccetto la mira di Balde Keita Diao: lo spagnolo sciupa clamorosamente almeno tre palle gol. Se si inceppa un talento, sale in cattedra l'altro enphant prodige. Al 45' Anderson pennella un destro a giro delicatissimo e infila Consigli: 0-1, finalmente la mole d'occasioni si trasforma in gol. Così la Lazio va al riposo meritatamente in vantaggio.
I ragazzi di Pioli rientrano dal tunnel con la stessa fame e continuano a creare. Lo 0-2 tarda ad arrivare solo per la scarsa percisione dell'attacco biancoceleste. Il cambio della partita è servito al 66': esce Mauri, entra Klose e la partita cambia. Due chance (sprecate) per prendere confidenza con il terreno del Mapei, poi il tedesco colpisce. Felipe Anderson, ancora determinante, crossa di destro al centro: il panzer non tradisce e sigla il raddoppio di testa, legittimando il dominio incontrastato.
Sparisce dal campo il Sassuolo, ferito dallo 0-2, e la Lazio si diverte ad attaccare. Fuori Keita, lo sostituisce Candreva che dà ancora più spinta. Sull'onda lunga dell'entusiasmo arriva il tris (77'): lo cala Parolo, che batte Consigli con il destro, raccogliendo il pallone deviato da un difensore neroverde – su tiro di Anderson, sarà un caso?-.
Il resto del match è accademia: la Lazio continua muovere il pallone velocemente, nascondendolo al Sassuolo, ormai stremato e demotivato dallo strapotere fisico e tecnico degli avversari. Felipe Anderson sciupa il poker e la doppietta personale; al 78' non gli è da meno Candreva che spara alto davanti a Consigli. Il triplice fischio arriva poco dopo, mettendo fine a una gara quasi perfetta della Lazio: la difesa non è ancora solidissima, ma centrocampo e trio offensivo si integrano alla perfezione. Il risultato che ne deriva è una manovra fluida, un gioco spettacolare e soprattutto vincente.
Tre gol e tre punti d'oro per la Lazio. Che insegue il Napoli e non molla la Champions League, con la testa a martedì quando contro i partenopei si giocherà la Tim Cup. Due obiettivi chiari, che per la Lazio bella e tosta di oggi sembrano più che alla portata.
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