SS Lazio-Udinese, le pagelle: Matri spettacolare, è tornato FA10
Spiccano il Mitra e Felipe Anderson, molto bene Keita. Voti e giudizi dei protagonisti di Lazio-Udinese 2-0
Lazio vincente per 2-0 nel pomeriggio contro l'Udinese, risolve la pratica la doppietta di Alessandro Matri – migliore in campo per distacco –. Menzione necessaria per Keita e Felipe Anderson, tornati a fare la differenza. Buona anche la prova di Candreva. Deludono a centrocampo Cataldi e Mauri.
Di seguito voti e giudizi dei protagonisti del match.
LAZIO
MARCHETTI 7: oltre alla parta decisiva su Kone, è fondamentale per il carattere con cui guida la difesa. La Lazio ha bisgno del suo leader.
BASTA 6: davanti si propone con parsimonia, bada più a tenere sotto controllo le avanzate di Adnan.
MAURICIO 6: torna a fare il marcatore con precisione e attenzione.
HOEDT 6: esordio postivo, anche se non può ancora garantire la sicurezza che merita la difesa di una squadra che vuole tornare grande.
RADU 6.5: buona presenza davanti, quando Keita passa a sinistra è bravo ad aprire varchi al numeor 14. Poche sbavature dietro.
CATALDI 5: delude ma ha tante attenuanti. Non è Biglia, con buona pace di chi ha visto in lui il nuovo metronomo della Lazio. Sffre la fisicità degli interni friulani, ma basta critiche: ha 21 anni ed enormi margini di miglioramento, il futuro è suo.
PAROLO 6.5: lotta contro Badu e Kone, va anche vicino al gol. È un motorino, cuore e motore della Lazio di Pioli.
CANDREVA 6: avesse aggiustato la mira, staremmo scrivendo un'altra pagella. Crea ma non finalizza: oggi solo pepe.
Dal 55' MATRI 8: wow. Chapeau. Esaltatelo come volete, se lo merita. Oggi è il Mitra l'uomo copertina: segna due gol all'esordio in 18', risolve l'intricata pratica Udinese con la semplicità che compete ad un vero centravanti. Matri non sarà tecnicamente eccelso, ma ha stazza e fiuto del gol per guidare l'attacco della nuova Lazio. Doveva arrivare prima!
MAURI 5: fuori ritmo, anche se è innegabile che la sua presenza sulla trequarti sempre utile a tenere i reparti corti e compatti. Utilità tattica a parte non brilla.
MILINKOVIC-SAVIC ng
LULIC 5.5: non deve essere lui a spingere sulla fascia giacché ha i tempi d'inserimento e la gamba da mezz'ala. Fa quel che può per essere l'uomo in più sulla sinistra, anche se ci mette del suo per non assolvere al compito richiestogli. Però sia chiaro: il suo vero ruolo non è all'ala.
Dal 55' FELIPE ANDERSON 7: nella copertina, sotto il bel faccione di Matri,va inserita anche un'istantanea di Felipe che finalmente dimostra sul campo di valere quanto il 10 che porta sulle spalle. L'assist per l'1-0 del Mitra è una perla, sintesi delle sue qualità: rapidità e abilità nel dribbling. Nota (quasi) stonata: continua a cercare troppo spesso la giocata ad effetto, a questa Lazio serve un trascinatore certamente non un circense.
KEITA 7.5: fa la punta dal 1' e punge. Gioca da ala quando entra Matri e vola sulla fascia – propiziando il raddoppio del compagno ex Juve -. In sintesi ocntinua a legittimare il nomignolo di Maravilla: oggi è stato l'uomo in più, peccato per qualche nervosismo di troppo.
ALL. PIOLI 6.5: battere l'Udinese in casa è scontato solo per i superficiali. Ripartire dopo i ko di Leverkusen e Verona sarebbe stato complicato, difatti il fortino friulano ha retto per più di un'ora. Da buon generale Caster capisce come abbatterlo inserendo gli uomini giusti e il modulo adatto: Keita non è una punta, un 4-3-3 con Matri centravanti è l'arma migliore per questa Lazio. Lo capisce (in tempo) e il risultato gli dà ragione.
UDINESE:
Karnezis 7; Heurtaux 6, Danilo 6, Piris 6; Edenilson 6.5, Kone 6 (Aguirre sv), Iturra 5.5, Fernandes 6.5 (Badu 6), Adnan 5.5; Thereau 6 (Di Natale 6), Zapata 6. All. Colantuono 6.5