Stadio della Roma: presentato il progetto di fattibilità in Campidoglio
Lo stadio a Pietralata con 65mila posti a sedere più parcheggi, verde e area d’intrattenimento attorno. Tempistiche e rischi
La AS Roma, rappresentata dal CEO Pietro Berardi, ha ufficialmente presentato in Campidoglio lo studio di fattibilità tecnico-economico per la realizzazione dello stadio di proprietà nella zona di Pietralata. La tappa effettuata dalla società giallorossa segue il comunicato congiunto di AS Roma e Roma Capitale del 7 luglio scorso, che evidenziava l’assenza di elementi ostativi per la presentazione del progetto dopo un iniziale esame urbanistico.
Stadio della Roma, le dichiarazioni di Gualtieri e Berardi
Dopo l’incontro, durata circa mezz’ora, i protagonisti hanno rilasciato brevi dichiarazioni alla stampa presente. Per Pietro Berardi “È stata una giornata molto importante per il club. Abbiamo presentato lo studio di fattibilità, per cui a nome della Roma sono stato molto orgoglioso di presentare il progetto. Ringrazio molto sia il Sindaco Roberto Gualtieri, sia il suo team. Hanno fatto un eccellente lavoro, è un piacere collaborare con una giunta di questo livello. Questo è stato un vero lavoro di squadra, oggi abbiamo presentato un’idea di stadio, non solo per i tifosi della Roma ma per la città e che avrà una vita durante tutto l’anno, non solo per la partita”.
Poco dopo il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha confermato: “Abbiamo appena ricevuto il progetto di fattibilità tecnico-economica del nuovo stadio della Roma a Pietralata. Ringraziamo il club per il rispetto dei tempi, per la serietà, la qualità delle interlocuzioni avuta con i nostri uffici per un investimento di grandissima importanza per tutta la città. Con altrettanta serietà, attiveremo ora la Conferenza dei Servizi per esaminare il progetto”.
Il progetto
Lo studio di fattibilità presentato non è ancora indicativo sul progetto nel dettaglio. In assenza di rendering e plastici però sono abbastanza note le prerogative della società giallorossa: uno stadio verde, sostenibile ed integrato con il territorio. Il nuovo stadio dovrebbe avere una capienza che oscilla tra i 60 i 65mila posti, non troppo inferiore a quella attuale dell’Olimpico. Intorno allo stadio la realizzazione di 4/6000 posti auto, un’area d’intrattenimento a vocazione sportiva (con campi da calcetto e di padel) e ricreativa (ristoranti e bar), con una piccola parte commerciale e un museo del club.
Con lo stadio dovrebbe poi sorgere un’area verde, un parco pubblico che riqualifichi la zona (previsto il piantamento di 3mila alberi) e due ponti ciclopedonali, che colleghino l’impianto con la stazione Tiburtina e con Piazza Bologna per una zona facilmente raggiungibile da bus, metro e treni.
Cosa succede ora? Tempistiche e rischi
Quello effettuato dalla società giallorossa è solo il primo passo verso il progetto preliminare: infatti lo studio di fattibilità del progetto consiste nell’analisi e nella valutazione sistematica delle caratteristiche, dei costi e dei possibili risultati. Come accennato da Gualtieri, il prossimo passo è l’apertura della conferenza dei servizi che dopo 90 giorni consentirà l’inizio dei lavori al progetto preliminare con eventuali integrazioni da parte del Campidoglio. Poi il passaggio tra le varie commissioni per la delibera di pubblico interesse, che dev’essere votata dall’Assemblea Capitolina.
Dal punto di vista legislativo, la procedura che si seguirà sarà quella della vecchia legge stadi 147/2013. Una situazione paradossale perché in realtà la nuova legge sugli stadi è già in vigore e abroga quella del 2013, ma dispiegherà i suoi effetti giuridici dal 1 Gennaio 2024, per cui rimane da seguire quella vecchia.
Un elemento di difficoltà può essere quello relativo ai terreni di Pietralata coinvolti, in quanto vennero espropriati per la costruzione dell’SDO, la città degli uffici, che non fu più realizzata. Per costruire lo stadio dovrebbe cambiare la destinazione d’uso dell’area, il che potrebbe scatenare centinaia di ricorsi dei vecchi proprietari dei terreni.