Storie di Periferia: il progetto che porta la cultura nelle aree marginali di Roma e Napoli

Un progetto della Fondazione Bellonci porta la cultura nelle aree marginali di Roma e Napoli, coinvolgendo le comunità locali e valorizzando il ruolo della narrativa e scrittura

Premio Strega Colleferro, la dozzina

Premio Strega Colleferro, la dozzina

Presentato alla Camera dei Deputati, il progetto “Storie di Periferia” si propone di riportare le aree marginali delle metropoli italiane al centro della narrazione, non solo per fatti di cronaca nera, ma come luoghi di cultura, crescita e sviluppo. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, prende avvio dal quartiere romano di Tor Bella Monaca e dal comune di Caivano dell’area metropolitana di Napoli, due contesti emblematici di degrado urbano e sociale, ma anche di resistenza e riscatto.

Un progetto ambizioso: cultura è sviluppo

L’idea è ambiziosa: portare la cultura nelle periferie per promuovere l’emancipazione e lo sviluppo delle comunità locali. “Storie di Periferia” mira a consolidare una rete sociale impegnata nella riabilitazione del territorio, attraverso la collaborazione con scuole, associazioni e altre realtà locali. Il progetto ha ottenuto il sostegno di Enel Cuore e della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle Periferie, che ha identificato Tor Bella Monaca e Caivano come luoghi prioritari di intervento.

Il ruolo della scuola e degli autori

Una delle prime iniziative del progetto è la presentazione del libro vincitore del Premio Strega Giovani, che avverrà il 4 giugno al Teatro di Tor Bella Monaca. Seguiranno laboratori di lettura e scrittura nelle scuole locali, condotti da noti scrittori italiani che hanno partecipato al Premio Strega. “Vogliamo che gli studenti si identifichino con il progetto e trovino nella scrittura uno strumento di espressione e riscatto,” spiega Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci.

I laboratori, che si terranno da ottobre a marzo, permetteranno agli studenti di lavorare su temi scelti da loro stessi, sotto la guida di esperti e scrittori. A fine percorso, i brani scritti dai ragazzi saranno pubblicati sulla piattaforma leggiamoci.it, un’iniziativa della Fondazione Bellonci e del Centro per il Libro e la Lettura, con l’obiettivo di creare una comunità di futuri lettori e scrittori.

Valore simbolico

Il progetto ha anche una forte valenza simbolica. Tor Bella Monaca, spesso paragonata alle periferie descritte da Pasolini, rappresenta un luogo di confine tra legalità e violenza, tra speranze di riscatto e avvilenti soprusi. “Mesi fa abbiamo pensato a questa idea per dare un messaggio preciso: mettere avanti realtà per troppo tempo lasciate indietro,” afferma Alessandro Battilocchio, presidente della Commissione Parlamentare sulle Periferie.

Cultura e inclusione

Il contributo delle realtà economiche è fondamentale per il successo del progetto. Enel Cuore, partner principale dell’iniziativa, ha sottolineato l’importanza della cultura e dell’inclusione, specialmente in contesti fragili. “Enel crede fortemente nel valore della cultura e dell’inclusione in tutti i contesti sociali,” afferma Fabrizio Iaccarino, responsabile Affari Istituzionali di Enel e consigliere di Enel Cuore.

“Storie di Periferia” non è solo un progetto culturale, ma un vero e proprio strumento di cambiamento sociale. Portare la cultura nelle periferie significa dare voce a chi spesso è relegato ai margini, significa offrire opportunità di crescita e sviluppo a intere comunità. La narrazione, la scrittura e la lettura diventano così strumenti di emancipazione, capaci di trasformare la realtà e di restituire dignità e speranza ai territori più svantaggiati.

L’iniziativa della Fondazione Bellonci rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento del ruolo centrale che la cultura può avere nel processo di sviluppo e inclusione sociale. È un segnale forte e chiaro: anche le periferie possono diventare luoghi di eccellenza e innovazione, dove la cultura non solo sopravvive, ma fiorisce.