Storie di Roma: Il prete che va a mignotti
A Roma, in Corso Italia, 38, c’è la basilica di Santa Teresa d’Avila, dall’estate scorsa al centro di uno scandalo sessuale
A Roma, in Corso d'Italia numero 38, c'è la basilica di Santa Teresa d'Avila. Questa basilica è dall'estate scorsa al centro di uno scandalo sessuale. Il 16 luglio 2015, infatti, un gruppo di 110 parrocchiani ha scritto una lettera e ne ha inviato copie ai capi della diocesi, al segretario di Stato vaticano Paolo Parolin e a Papa Francesco. Questi fedeli denunciano che un alto prelato (di cui non si sa il nome e che io chiamerò "Prete X") è omosessuale e abituale frequentatore di prostituti. Alla lettera è allegato un dossier con tutte le prove raccolte, le testimonianze dei prostituti, gli orari, la durata e i luoghi degli incontri. Soprattutto i parrocchiani denunciano che gli incontri peccaminosi sono iniziati dieci anni fa, sono durati anni e che molti all'interno della chiesa sapevano, ma hanno pensato di mettere a tacere ogni cosa trasferendo Prete X lontano da Roma. Domenica scorsa, dopo la messa, questi 110 fedeli, per mezzo del loro portavoce, hanno reso pubblica la lettera e denunciato di nuovo tutta la storia dal sagrato della basilica. Ne è seguita una rissa contro un altro gruppo di fedeli che invece sostengono che sia tutto un complotto contro Prete X, che la storia è completamente inventata e che è solo frutto di chiacchiere malevoli. I 110 fedeli "moralizzatori" invece ribadiscono che è vera e che la loro lettera non è mai stata fatta arrivare al Papa apposta. Io non so se Papa Francesco sappia o no di questa storia. So però che legge i quotidiani italiani perché lo ha dichiarato Lui stesso tempo fa. E se li legge forse non gli è sfuggita l'intervista al prostituto Sebastiano F., che dice di essere stato uno degli amanti di Prete X. Sebastiano ha 50 anni, è nato in Sicilia ma vive da anni a Roma. Dice di essere un senzatetto che dorme sulle panchine di Villa Borghese e che si prostituisce per vivere.
Ha dichiarato al Corriere della Sera: "Ho conosciuto Prete X nel 2005. La nostra relazione, i nostri incontri sessuali sono durati anni. Per un periodo io ho frequentato la parrocchia di Santa Teresa, servivo alla Caritas, accompagnavo i sacerdoti a benedire le case durante la Quaresima. Dormivo in uno sgabuzzino ma con Prete X ci siamo sempre incontrati fuori, a Villa Borghese. Abbiamo avuto rapporti sessuali, abbiamo consumato insieme alcol e popper. Ci tengo però a dire che Prete X non mi ha mai pagato dopo il sesso. Io ad un certo punto ho confessato ogni cosa ad un altro prete, a don Alessandro, ma lui non mi ha creduto. Abbiamo allora pedinato Prete X e abbiamo scoperto che lui quasi ogni notte usciva verso l'una, passando per la porta secondaria di via Aniene, con la complicità del custode che la lasciava aperta per lui. Prete X usciva per andare coi prostituti di Villa Borghese". Quanto riferito da Sebastiano sembra combaciare con quanto contenuto in due dichiarazioni da lui non firmate ma rilasciate al vescovo Guerino Di Tora e al cardinale Agostino Villani, poi inserite, insieme alla fotocopia della sua carta d'identità, in un altro dossier contro Prete X. La curia però ha smentito tutto. Sostiene che il trasferimento di Prete X è stato solo "la conseguenza di una riorganizzazione della nostra struttura", e che Prete X "è stato da noi per più di vent'anni e s'è sempre dimostrato una persona corretta". E che soprattutto non c'è nessuno scandalo, sessuale o meno. Qual è la verità?
La procura ha aperto un fascicolo, per ora senza indagati ne' ipotesi di reato. Il prostituto Sebastiano è a loro noto. L'11 dicembre 2006, mentre dormiva su una panchina sempre a Villa Borghese, è stato vittima di un'aggressione. E' stato picchiato da alcuni sconosciuti, è finito in coma e ha passato mesi in ospedale. Oggi non vede da un occhio. I colpevoli non sono mai stati trovati, ma gli inquirenti al tempo avevano ipotizzato che questo pestaggio rientrasse in un regolamento di conti all'interno del mondo della prostituzione maschile. Ora invece c'è chi insinua che il pestaggio possa essere collegato in qualche modo alla relazione illecita di Sebastiano con Prete X. I tempi coincidono. Sarà così? Nel frattempo alla chiesa di Santa Teresa sono diminuite le iscrizioni al catechismo. I bambini quest'anno sono solo 15. L'anno scorso erano quasi 50. Prudenza eccessiva? O i genitori hanno dato troppo ascolto e credito alle chiacchiere? Forse hanno scoperto che Santa Teresa d'Avila è anche conosciuta come "la santa dagli orgasmi mistici"…