Cronaca

Strage di Strasburgo e “fiche S”. Cherif C. era monitorato, ma poi…

Schedato. Più precisamente, schedato perché potenzialmente pericoloso per la sicurezza dello Stato. È questo il significato dell’espressione ‘fiche S’ che siamo tornati a sentire in queste ultime ore, dopo l’attentato al mercatino di Natale di Strasburgo. E che avevamo già sentito in precedenza (ma chissà quanti se ne erano scordati, nel frattempo) all’epoca della strage nella redazione di Charlie Hebdo. Il settimanale satirico che fu assaltato a colpi di kalashnikov nel gennaio 2015.

Ok, schedato. E dopo la schedatura?

Intanto chiariamo una cosa. Che non è un dettaglio. La “fiche S” è una dicitura generica che ricomprende tutti i soggetti identificati, poi ci sono i livelli di attenzione che variano da individuo e individuo. E sono ben 16. Aggiungiamo subito un altro elemento: non parliamo di una cerchia ristretta di casi-limite, ma di decine di migliaia di persone. Che una volta inserite nell’elenco finiscono in realtà in una specie di limbo: si sa che potrebbero smettere di essere una minaccia astratta e passare all’azione concreta, ma non è detto che lo faranno. Non si sa il quando, il dove, con quali obiettivi. Forse si limiteranno al ruolo di fiancheggiatori. Forse, come è appena accaduto con l’assassino di Strasburgo, impugneranno le armi e cercheranno di fare una strage.

il problema è pressoché insormontabile: una sorveglianza h24 richiede una ventina di agenti. E questo, a meno che ci siano sospetti molto precisi, è semplicemente impensabile. Tutti quegli operatori non ci sono. I costi sarebbero proibitivi. La sicurezza dei cittadini va contemperata con le ‘ragioni’ del bilancio.

L’arresto mancato di Cherif C.

Gli esiti sono quelli che sappiamo. Ogni tanto qualcuno esce dal limbo e scatena l’inferno. Che è poco più di un giochetto, se hai preso davvero la decisione e non hai scrupoli di natura morale. Chiunque può diventare un bersaglio. Molte cose possono diventare delle armi micidiali. Puoi rimanere nell’ombra fino all’attimo prima di metterti a uccidere. La ‘fiche S’ è un termine burocratico, non un braccialetto elettronico. Non devi neanche fare la fatica di sfilartelo di dosso. Basta che lo ignori. Basta che te ne fotti.

Chérif C., il quasi certo responsabile degli omicidi e dei ferimenti di Strasburgo, era un delinquente ben noto. Con alle spalle una ventina di condanne per diversi tipi di reati, come ha riferito il celebre quotidiano Le Figaro. La polizia ce l’aveva nel mirino e martedì mattina era andata a casa sua per arrestarlo. Il terrorismo islamico non c’entrava. L’indagine era per furto e tentato omicidio. Quando gli agenti sono arrivati nell’abitazione lui si era già allontanato. Svanito nel nulla. Prima di ricomparire e di mettersi a sparare.

Un altro caso in cui la ‘fiche S’ è rimasta quello che in fondo è: un baluardo di facciata. Utile, forse, a snellire qualche procedura autorizzativa. Sostanzialmente inutile per fermare lo stragista di turno.

Fiche S: il monitoraggio impossibile

L’amara verità? Eccola. Qualsiasi misura investigativa è un palliativo, quando una nazione non è più omogenea. Ed è infestata da soggetti che non vi si riconoscono, quand’anche abbiano acquisito la cittadinanza o l’avessero addirittura per nascita.

La Francia, e non solo la Francia, si è baloccata con l’idea delle società multietniche e multiculturali, dando per scontato che lo stile di vita occidentale fosse così seducente da soggiogare chiunque e da convincerlo che non c’è nulla di meglio che partecipare alla ‘festa’. Trovandosi una fonte di reddito e trasformandosi in un consumatore a tempo pieno.

L’idea non ha funzionato. Non abbastanza. E così si è finiti nel vicolo cieco, o quasi, dell’altro mito progressista: il garantismo. Che in linea di principio è sacrosanto ma che poi, se non si sta molto attenti, degenera nella sua variante tossica: l’eccesso di garantismo.

Monitorare è un verbo che suona rassicurante. Perché fa pensare che sia un sinonimo di controllare. Ossia, di tenere sotto controllo.

Non è esatto. Monitorare, nello stile ‘fiche S’ equivale a inventariare. Redigere una lista e tenerla nel computer in attesa di novità.

Solo che poi, a volte, le ‘novità’ sono i colpi di pistola, e i morti, e i feriti. E un pregiudicato tuttora in fuga.

Leggi anche:

Attentato a Strasburgo. Antonio Megalizzi in coma, ma non si può operare

Spari al mercatino di Natale di Strasburgo: 3 morti e 12 feriti

Attacco terroristico: intervista al presidente Tajani da Strasburgo

Redazione

La nostra redazione è operativa dal mattino alle 7 fino alle ore 24 e in occasione di eventi speciali non si ferma e rimane al lavoro giorno e notte.

Post recenti

Roma. Freddo, neve e ghiaccio: il sindaco firma l’ordinanza in caso di emergenza

Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri

5 ore fa

Roma, nuova scuola media a Torrino-Mezzocammino: inizio lavori nel 2025

"La costruzione della nuova scuola è una grande notizia per gli abitanti di Mezzocammino"

6 ore fa

Uno dei CASTELLI più belli d’Italia si trova a pochi metri da Roma | Sembra uno scenario fiabesco, il paesaggio è da film Disney

Se sei uno di quelli che subisce il fascino delle fiabe anche da grande, non…

6 ore fa

A voi ci penso io, siete da PUNIRE | La Clerici è sul piede di guerra: questa volta non ce n’è per nessuno, i telespettatori sono increduli

Antonella Clerici regina dei palinsesti della RAI prende di mira i protagonisti del suo programma.…

9 ore fa

Acqua ossigenata, l’hai sempre usata in modo sbagliato | Qui ti crea un DANNO irreversibile

Stai molto attento a non utilizzare in questa situazione l'acqua ossigenata. Rischi di creare un…

11 ore fa

Assicurazione auto, la batosta è dietro l’angolo per tutti | Impennata di AUMENTI per queste persone, controlla se rientri nella lista

Bastonata dietro l'angolo per tutti i possessori di un'automobile. Impennata di aumenti per queste persone.…

14 ore fa