Categorie: Ambiente

Sudafrica, test nuovo repellente elettrico antisqualo

I ricercatori del KwaZulu-Natal Sharks Board  www.shark.co.za stanno arrivando in queste ore a Mossel Bay, piccola cittadina sudafricana affacciata sull’oceano Indiano e nota per l’alto numero di grandi squali bianchi che pattugliano quelle acque pressoché tutto l’anno. Capitanati dal ricercatore ed esperto di squali Paul von Blerck, la spedizione si propone di testare sul campo e nuovamente il cavo elettrico ideato dallo stesso von Blerck, anche in questa area dopo i test poco entusiasmanti, tenuti lo scorso anno sul versante occidentale sudafricano.

Lo Shark Repellent Cable, come è stata ribattezzata l’attrezzatura protagonista dell’esperimento, consiste in un cavo elettronico, innocuo per l’uomo, che emette impulsi elettrici a basso voltaggio. E’ nota, infatti, la grande sensibilità degli squali ai campi elettrici che rilevano grazie alle Ampolle di Lorenzini, piccoli forellini ripieni di sostanza gelatinosa che ne punteggiano la testa, il muso in particolare. E’ stato proprio questo l’input che ha portato alla realizzazione del cavo elettronico da parte dei ricercatori. Una volta testato con successo anche in natura, potrebbe significare la fine per le reti antisqualo poste in molte località sudafricane e australiane a protezione dei bagnanti e responsabili della morte di numerose specie marine come delfini, tartarughe e balene.

Lungo 100 metri, il cavo verrà posto in acqua, lungo l’area che sarà individuata e suggerita dal Direttore della Ricerca di Oceans Research (www.oceans-research.com) il dott. Enrico Gennari che, con il suo istituto di stanza a Mossel Bay, è stato chiamato a collaborare all’impresa.

Mossel Bay è la seconda località interessata dal test. Nel settembre del 2014, infatti, il cavo elettronico era stato posto in opera nelle acque atlantiche della False Bay, non molto distante da Cape Town. Allora, era stata scelta Glencairn, un piccolo villaggio di pescatori a vocazione balneare, non distante da Seal Island e Simon’s Town, noto porticciolo di imbarco per safari marini dedicati agli squali. L’esperimento, allora, non aveva dato grossi risultati. “La mancata collaborazione degli squali che non si erano avvicinati, aveva dichiarato in quella occasione Paul von Blerck, e che si erano visti soltanto in rarissime occasioni, registrati dalla telecamera posta sopra l’istallazione, unita ad una presenza di alghe abnorme, avevano significato dati positivi solamente dal punto di vista tecnico.”  Il test si sarebbe concluso nel marzo successivo.

Appaiono diverse la situazione e le speranze odierne. La collaborazione con Oceans Research e il dott Gennari, profondo conoscitore dell’intera area, possono offrire nuove opportunità in quella che si presenta come una nuova fase di studio e sperimentazione del repellente elettrico. Mossel Bay, data l’altissima presenza di grandi squali bianchi, segnatamente ad una notevole presenza di attività umane, anche sportive, legate all’oceano, potrebbe dare quei risultati stupefacenti che tutti si aspettano. Mantenere i grandi predatori lontani dalle coste durante la stagione balneare potrebbe rappresentare la soluzione definitiva per la sicurezza di uomini e squali e la dismissione delle reti dalle località dove sono presenti. Venerdi 1 aprile la cittadinanza è stata invitata ad un incontro pubblico dove lo stesso Gennari ha presentato e illustrato il progetto.

“Il test del cavo elettrico, in caso di successo, ha sottolineato il direttore di Oceans Research Enrico Gennari, potrebbe rappresentare  una valida alternativa alle reti che sono presenti anche in Sudafrica. E’ una grande opportunità per il mondo scientifico. Siamo felici di questa collaborazione che potrebbe significare molto anche per gli squali e Mossel Bay, ha continuato, è una località ideale per testare una apparecchiatura del genere. Qui, la presenza di grandi squali bianchi è numerosa. Si avvistano con una certa facilità a pochi minuti dal porto e a pochi minuti dalla riva. Speriamo tutti, ha concluso, nel successo del test. Sarebbe un risultato senza precedenti, che tutti auspichiamo.”

L’operazione Shark Repellent Cable è partita in queste ore. Terminerà alla fine di aprile. Vi terremo aggiornati.

Redazione

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