“Escludere le seconde case dal cosiddetto super ecobonus non è solo un errore. Si tratta di un vero e proprio inasprimento fiscale.
Meglio sarebbe se il Governo si limitasse a provvedimenti più semplici ed efficaci come la pace fiscale per un anno. Detassare le secondo case, inoltre, significherebbe far ripartire quei Comuni che vivono di turismo”.
E’ quanto dichiara il prof. Sandro Simoncini, urbanista e docente a contratto di economia delle imprese all’Università Uninettuno.
«La norma sul super ecobonus – continua Simoncini – è contorta: da una parte esclude le unità unifamiliari che non siano abitazione principale, dall’altra agevola le seconde case inserite in condominio.
E qui si apre il capitolo delle seconde case bifamiliari che potrebbero essere considerate inserite in condominio. Ma le interpretazioni potrebbero essere le più disparate».
«Insomma – conclude Simoncini – sembra proprio che ogni decreto emanato dall’Esecutivo, oltre a non sortire gli effetti desiderati di rilancio del Paese, sia un contributo alla confusione e all’inasprimento burocratico, mentre aziende e cittadini sono sempre più angosciati da un futuro incerto».
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