Sutri, Sgarbi si dimette da sindaco: “Amori e Casini vogliono poltrone e soldi”
“Perché nasce una rottura su questo punto? Nulla di ideale, soltanto desiderio di poltrone e di soldi”
Riceviamo e pubblichiamo da Vittorio Sgarbi, sindaco di Sutri:
“L’anno scorso indicammo le pressioni di famiglie sulla politica di Sutri. Torna ora, con la cadenza di una malattia, a dare prova di meschinità il giovane fascista Matteo Amori. L’anno scorso mi insultò; quest’anno, tradendo la lista in cui è stato eletto, segue l’esempio di Vettori, non vota con la maggioranza e annuncia di passare all’opposizione. Colpi di sole estivi di persone insoddisfatte. Lo segue Nunzia Casini. Il pretesto è la nomina di un prosindaco, senza stipendio e con la dimostrata capacità di promuovere il turismo.
Perché nasce una rottura su questo punto? Nulla di ideale, soltanto desiderio di poltrone e di soldi. Matteo Amori, provenendo da Casa Pound e dintorni, aspirava al ruolo di Presidente del Consiglio comunale, occasione sfuggita perché non è riuscita la sua piccola congiura ordita alle spalle del sindaco. Nunzia Casini aspirava all’Assessorato al Turismo e al Talento, non per meriti ma per un compassionevole stato di indigenza. Questi i nobili propositi politici. Ma nessuno dei due ha pensato invece alla cosa più semplice. Visto che sono stati eletti nella lista del sindaco, se intendono dissentire devono dimettersi da consiglieri, non rinnegare i loro stessi principi per vendicarsi di poltrone non avute. Allo stato, dunque, non posso che presentare le mie dimissioni da sindaco, ovviamente non irrevocabili, perché devo tutelare i consiglieri e gli assessori fedeli. Siccome l’opposizione esulta che la maggioranza non c’è più, i cittadini sappiano che io resterò sindaco soltanto se i traditori si dimetteranno da consiglieri. Abbiamo già sopportato il tradimento di Vettori, non è possibile continuare con due consiglieri eletti in nome di principi e con un sindaco che non poteva essere più trasparente e chiaro nei suoi atti corrispondenti al programma già condiviso”.
*Foto dal profilo Facebook di Vittorio Sgarbi