Svolta TFR, raddoppia la cifra in due semplici passaggi | Con questa mossa ti compri una casa
Così il tuo TFR crescerà a dismisura: ecco cosa devi fare, è facilissimo
Il TFR l’acronimo di Trattamento di Fine Rapporto e consiste in una parte dello stipendio che, mensilmente, viene accantonata dal datore di lavoro. Corrisponde circa al 7.41% della retribuzione lorda, cifra alla quale si sottrae lo 0.50% prelevato dall’INPS per il fondo di garanzia. Quest’ultimo serve come garanzia a tutti i lavoratori del loro TFR nel caso in cui il datore di lavoro sia insolvente, quindi è fondamentale.
Nel caso in cui le aziende con meno di 50 dipendenti falliscano, infatti, potrebbero non essere in grado di pagare i TFR che devono a tutti i loro dipendenti. Di fatto, quindi, il Trattamento di Fine Rapporto consiste nel 6.91% netto della retribuzione lorda che, mese dopo mese, va a creare una somma davvero interessante.
Oggi, però, vi parliamo di un trucchetto con il quale il vostro TFR potrà diventare ancora consistente. Di fatto consiste nel compiere qualche scelta in modo più oculato: ecco tutto quello che devi fare.
Come vedere crescere il proprio TFR
Il dipendente, in merito al TFR, può scegliere se lasciarlo in azienda o destinarlo a un fondo pensione. La scelta migliore, secondo molti, è quella di lasciarlo in azienda e, anche in questo caso, ci sono due possibili scenari. Nel caso in cui l’azienda abbia meno di 50 dipendenti, questo viene accantonato nelle casse aziendali e questo non è lo scenario migliore: il TFR, infatti, è meglio che cresca col tempo e crei un capitale importante.
Nel caso in cui vi troviate in un’azienda con meno di 50 dipendenti vi consigliamo, quindi, di destinare il vostro TFR a un fondo pensionistico, così che fin da subito ci sia un beneficio fiscale. Inoltre, nel fondo pensione il TFR non è tassato con l’aliquota media IRPEF ma con una agevolata del 15% che, in alcuni casi, può scendere fino al 9%.
I vantaggi del TFR in un fondo pensionistico
I rendimenti del TFR nel fondo pensionistico possono essere importanti e, in alcuni casi, possono arrivare anche a più del 5% medio annuo netto.
Rispetto al TFR lasciato in azienda, quindi, può determinare un capitale più grande anche di due o tre volte e, a questo vantaggio, si somma quello riferito alla tassazione che, sul montante finale, è pari al 20% rispetto al classico 26%.