Per anni sono stati croce e delizia delle pubbliche amministrazioni. In qualche ente continuano a falcidiare i bilanci con perdite e fluttuazioni continue. Sono gli swap, strumenti di finanza derivata consistenti nello scambio di flussi di cassa tra due controparti. Gli swap sono obbligazioni contrattuali in base alle quali due soggetti si impegnano a scambiarsi reciprocamente, per tutta la durata del contratto, flussi di pagamento alle scadenze future convenute e secondo modalità prestabilite.
Negli anni passati le pubbliche amministrazioni hanno ritenuto conveniente accedere a questi strumenti con finalità di copertura, un vantaggio che nella stragrande maggioranza dei casi non si è, tuttavia, concretizzato, trasformandosi, invece, in perdite, a volte, a sei zero.
Il Comune di Frosinone, dal canto suo, che dieci anni fa decise di far ricorso agli swap, si è messo al riparo dal rischio, avendo deciso, su impulso dell’assessore alle finanze, Riccardo Mastrangeli, di estinguere in maniera anticipata l’ultimo contratto di collar swap, dall’importo nozionale di circa 5 milioni di euro, ancora in piedi stipulato con un istituto di credito.
“Ancora in questi giorni – ha detto l’assessore Mastrangeli – i giornali riportano notizie sui disastri compiuti dagli swap nei bilanci degli enti territoriali come i comuni.
L’amministrazione Ottaviani, a scanso di ogni pericolo, ha deciso, con l’assestamento di bilancio 2012, di accantonare alcune somme per procedere all’estinzione anticipata del contratto di swap ancora in essere di 5 milioni di euro. Un atto di tutela, dettato dal senso di responsabilità e dalla diligenza del buon padre di famiglia, che consentirà alle casse comunali di non avere più la spada di Damocle sulla testa dell’incertezza dei risultati prodotti da questi strumenti finanziari e di non dover scoprire, magari un giorno, che si sono perse consistenti somme di denaro, come amaramente scoperto da alcuni Comuni in questi giorni, anche geograficamente vicini a noi. Come amministratori di questa città sentiamo la responsabilità di dover dire la verità ai cittadini e ciò comporta, innanzitutto, chiarezza sui conti. Per questo si è deciso di fare pulizia nel bilancio comunale togliendo la voce degli swap, per avere, finalmente, un bilancio reale e non virtuale. Liberarsi degli swap in questa fase significa azzerare il pericolo di contrarre debiti inutili e non lasciare alle generazioni future situazioni finanziarie ambigue e pesanti”.
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