Davvero terribile e agghiacciante quanto avvenuto a Tarquinia lo scorso 14 febbraio. Una ragazza di 17 anni ha tentato di uccidere la madre cercando di strozzarla e prendendola a calci. L'episodio rappresenta il culmine di un rapporto a dir poco tormentato tra la giovane e i genitori. Da quanto si apprende erano anni che le relazioni erano assai tese, al punto da sfociare in litigi a causa delle continue richieste di denaro il più delle volte degenerate in contatti fisici.
In più di un'occasione, la ragazza era stata segnalata ai Carabinieri e addirittura nel 2010 era stata portata al tribunale dei minori con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. All'epoca, la minorenne se la cavò con il cosiddetto "perdono giudiziale" ma evidentemente la vicenda non la turbò minimamente, se è vero che anche nel 2011 ai Carabinieri sono giunte segnlazioni di aggressioni, segnalate alla Procura.
Si è giunti, perciò, al gravissimo episodio dello scorso febbraio, scaturito dalla domanda della madre della ragazza su quale fine avesse fatto il suo anello d'oro, scomparso da qualche giorno. Sentendosi forse accusata di averglielo rubato, la 17enne ha fatto esplodere tutta la sua collera, scaraventando la donna sul letto e iniziando a stringergli il collo con entrambe le mani, nel tentativo di strangolarla. Fortunatamente, in casa era presente la sorella maggiore della giovane violenta, che ha cercato di farla desistere dai suoi propositi.
La ragazza, tuttavia, era fuori di sè e ha inseguito la madre nella stanza, prendendola a calci dopo che si era liberata dal tentativo di strangolamento e minacciando di fare del male anche alla sorella qualora avesse nuovamente cercato di intervenire. Analoghe minacce sono state rivolte a una vicina di casa, che si era accorta del parapiglia udendo le urla proveninenti dalla casa. A quanto pare, la minorenne avrebbe brandito un coltello, puntandolo alla gola della madre, alla quale avrebbe detto:"Stai zitta o ti sgozzo come un maiale!".
Fortunatamente il peggio è stato evitato e la ragazza è stata denunciata e nella mattina di ieri è giunta l’ordinanza di custodia cautelare del tribunale dei minori, che ha disposto il trasferimento della giovane presso una struttura di accoglienza di Roma. La 17enne, inchiodata dalla testimonianza della sorella, della madre, della vicina e da un sms al fidanzato nel quale si compiaceva del gesto compiuto, dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato, estorsione, minacce e maltrattamenti in famiglia.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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