Tasse arretrate, da gennaio sei salvo | Non devi più pagare nulla: lo stabilisce questo decreto

tasse-ilquotianodellazio.it-depositphotos

Se le tasse arretrate sono diventate il tuo più grande incubo, sappi che ora puoi tirare un respiro di sollievo.

Scopri la novità sui pagamenti dovuti al Comune da parte dei cittadini italiani, e se hai lasciato in sospeso l’Imu, la Tasi o la Tari, preparati a fare i salti di gioia.

Se sei rimasto indietro con le imposte negli anni passati, allora questa è la notizia che ti farà più piacere di tutte: dal 2025 spariranno del tutto.

Grazie al nuovo decreto del Governo, alcune delle tasse arretrate che riguardano la casa, non dovranno essere più pagate: ecco la notizia inaspettata, che ha fatto già felici milioni di italiani.

Tasse arretrate, le imposte che puoi evitare di pagare

Il 7 agosto 2024 è stato varato il cosiddetto decreto riscossione, ovvero il decreto legislativo n. 110/2024, che sarà in vigore dal primo gennaio prossimo, e ha introdotto diverse novità importanti, destinate a cambiare la vita di chi ha delle tasse arretrate. Si tratta delle imposte relative alla casa, dunque l’Imu, l’imposta municipale unica dovuta per il possesso di fabbricati, la Tasi, l’imposta per i servizi erogati dal Comune, e la tassa sui rifiuti.

Alcune tasse saranno rateizzate in modo diverso, passando da 72 a 120 rate mensili. Altre saranno cancellate, o quasi. I contribuenti che non hanno provveduto al regolare pagamento delle imposte patrimoniali potranno evitare di pagare le tasse arretrate relative ad alcune annualità, ma cerchiamo di fare chiarezza e capire meglio quali sono le tasse sono azzerate d’ufficio dal cosiddetto discarico.

cancellate le tasse di casa
agenzia-delle-entrate-ilquotidianodellazio.it-fonte-Depositphoto

Le imposte sulla casa azzerate dal discarico

Il decreto legislativo sulla riscossione dei debiti tributari, rientra nella riforma “Fisco amico” e, proprio grazie al nuovo decreto, l’anno prossimo, l’Agenzia delle Entrate eliminerà le tasse patrimoniali scadute da più di 5 anni. Il motivo è che si tratta di imposta che verranno azzerate d’ufficio attraverso il sopracitato discarico, che però eliminerà di fatto solo la cartella esattoriale. Il debito resta e per tanto l’Agenzia delle Entrate rimetterà al Comune il debito legato alle tasse che i contribuenti saranno dispensati dal pagare.

Dunque alla fine saranno i Comuni a decidere se annullare completamente il credito, perché ritenuto non più esigibile, oppure richiedere al contribuente il pagamento, se si riterrà che costui sia nelle possibilità di coprire le tasse arretrate. In questo caso, per provare nuovamente a incassare l’importo delle tasse arretrate, il Comune potrà fare riferimento nuovamente all’Agenzia delle Entrate, restituendo, per così dire, al “mittente” il debito, oppure potrà affidarsi a un concessionario di riscossione privato.