Teatri e discoteche, previsti allentamenti anche per combattere la criminalità organizzata
Per il sottosegretario Costa a fine mese ci sarà la valutazione per la riapertura delle discoteche e l’aumento della capienza di cinema e teatri al 75%. Misure che possono salvare la vita di molte attività dall’illegalità
Con la firma del decreto Green Pass da parte del Presidente Mattarella è ufficiale l’estensione dell’obbligo della Certificazione Verde sui luoghi di lavoro, pubblico e privato. Passato questo importante scoglio, il Governo potrebbe fare un ulteriore passo in avanti sul fronte degli allentamenti in settori che ne avrebbero urgente bisogno.
Costa: “A fine mese valutazione su discoteche e capienza di cinema e teatri al 75%”
A dare i segnali di apertura è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, riferendo di un prossimo confronto di governo su discoteche, cinema e teatri. “Il governo ha preso un impegno preciso e il 30 settembre ci sarà una valutazione: credo che ci saranno le condizioni per procedere a un ampliamento delle capienze per teatri e cinema“, ha detto Costa a RaiRadio1, durante la trasmissione “Un giorno da Pecora”. “Credo ci possa essere una tappa intermedia sull’aumento che può prevedere un 75-80% per poi guardare, nelle prossime settimane, l’obiettivo del 100%. Nella valutazione di fine mese potranno essere incluse anche le discoteche a cui daremo finalmente una risposta: oggi è importante creare le condizioni per riaprirle e si può anche partire – ha concluso Costa – con una capienza del 75% col Green Pass”.
Per il governo Draghi l’estensione al 75% di cinema e teatri può essere un esperimento che, qualora non dovesse creare problemi (anche in virtù dell’arrivo dell’inverno), aprirebbe la strada alla piena capienza. Se questa prospettiva dà ottimismo al settore, per i gestori delle discoteche potrebbe essere ancora più importante per la loro sopravvivenza.
Misure per scongiurare la mano lunga della criminalità organizzata
La prospettiva sulle discoteche disegnata dal sottosegretario Costa per i proprietari delle discoteche sarebbe una luce in fondo al tunnel che i proprietari aspettano da 20 mesi. Dopo l’esplosione della pandemia, il settore delle sale da ballo, per via dei (naturali) assembramenti e contatti ravvicinati, sono state tra le ultime cose a sperare nella ripartenza, ma dopo gli errori commessi nell’estate 2020, il governo ha seguito la linea della cautela.
In un primo momento la riapertura delle piste da ballo era stata prevista per il 3 luglio poi spostato al 10, ma con l’arrivo della variante Delta e la conseguente risalita dei contagi è stato tutto annullato. Da quel momento in poi la mancanza di poter programmare la stagione, la difficoltà a reperire personale, ma soprattutto le difficoltà economiche e i sempre più frequenti episodi di illegalità. In tutto lo stivale si sono verificati casi di feste non autorizzate e con condizioni anti-Covid inesistenti che hanno creato polemiche a pioggia.
Ma la riapertura delle piste da ballo è fondamentale nel prossimo futuro sia per salvare i gestori che finora sono riusciti a sopravvivere a questa crisi, ma anche per evitare che chi non ce la fa presti il fianco alla criminalità organizzata. “Speriamo che a ottobre il governo dia il via libera, altrimenti riapriremo in ogni caso. Il 30% delle imprese ha chiuso definitivamente i battenti. La criminalità organizzata sta comprando a prezzi stracciati i locali. Inspiegabile che questo sia l’unico settore chiuso, c’è un pregiudizio”, ha denunciato Maurizio Pasca, presidente del Sindacato Italiano dei Locali da Ballo, intervenuto a Radio Cusano Campus.