Teatro Brancaccino va in scena “Amorosi assassini” di Valeria Perdonò
Purtroppo il tema della violenza sulle donne diventa, ogni giorno di più, protagonista delle nostre vite e delle più crudeli vicende di cronaca
Al Teatro Brancaccino va in scena dal 16 al 19 marzo 2017 ore 20,00 da giovedì a sabato, ore 18,00 domenica, “Amorosi assassini” “facciamo finta di niente, dai…”, di Valeria Perdonò, musiche di Marco Sforza
“Amorosi assassini” è il titolo di un saggio edito da Laterza nel 2008: 13 giornaliste e scrittrici raccontano casi di violenza su donne avvenuti nel 2006. Da quando mi è capitato per caso questo libro tra le mani, non ho più smesso di leggere, scrivere, recitare, parlare della questione “femmina“. Cercare di non fare finta di niente insomma.
Purtroppo il tema della violenza sulle donne diventa, ogni giorno di più, protagonista delle nostre vite e delle più crudeli vicende di cronaca. Ma non perché prima non ci fossero così tanti episodi come negli ultimi anni, solo perché finalmente se ne parla. Qualche anno fa il Telefono Rosa di Mantova mi chiese di occuparmi della questione, parlarne a teatro, dare vita al problema, raccontare episodi, commentare e metterci del mio, ma io non sapevo da dove cominciare. Erano e sono troppi i casi!
Partiamo da una statistica però, esiste un comune denominatore: mariti, compagni o ex amanti che uccidono, e famiglie che spesso sotterrano e nascondono. Cominciai a leggere resoconti degli omicidi, guardare video-interviste, analizzare i dati, e poi mi capitò tra le mani quel libro.
In Amorosi assassini Ed Laterza mi ha colpito una storia in particolare, quella di Francesca Baleani, perché era l’unica che aveva un lieto fine, se così si può dire: Francesca è stata quasi uccisa dal suo ex marito ma si è salvata per miracolo ed è riuscita a ricominciare una nuova vita. Per questo ho deciso di scrivere un monologo proprio su di lei, partendo dalla sua storia, dalle sue stesse parole così piene di disperazione e, nonostante tutto, di meraviglioso attaccamento alla vita, di rinascita.
L'episodio della Baleani, però, mi ha colpito più di altri anche perché si è consumato in un ceto sociale benestante e culturalmente molto elevato, e così viene meno anche il luogo comune per il quale siamo portati a credere che la maggior parte delle violenze sulle donne avvenga in sfere economico-sociali basse o ai margini.
Una donna che parla di donne con un uomo e insieme al pubblico. Una donna che pensa alle donne e a se stessa. Fogli e un pianoforte, documenti e musica, cronaca e poesia, l’attualità col sorriso dell’ironia. La storia di Francesca Baleani fa da filo conduttore insieme a citazioni, canzoni e riflessioni. Da Esiodo alla Merini, da De Andrè a Gaber passando per il Trio Lescano.
Per dare una voce in più. Per non fare finta di niente, o almeno provarci. Per aprire una piccola riflessione sulla violenza sulle donne, sull'amore o sulle donne e basta. Con tutta la violenza che comporta, e con tutta l’ironia e la leggerezza che mi contraddistinguono come donna e come attrice.
Teatro Brancaccino via Mecenate 2, Roma