Luci d'autunno. Una coppia di innamorati, lui più giovane e inquieto, lei legata dalla paura di perdere quello che crede felicità e rimane rinchiusa nel suo personaggio. Due anime che si perdono e si annullano una nell'altra, cadendo nella trappola della morbosità: lei perde ogni dignità, destrutturandosi e lasciandosi calpestare, lui cinicamente si barrica dietro una apparente superiorità. Ma entrambi sono vittime di un amore distorto.
Un testo che è uno spaccato non collocabile temporalmente, sebbene la protagonista abbia un allure anni '30, ma in realtà le dinamiche di coppia sono le stesse e si ripetono, cambia forse ciclicamente la vittima. In questo caso è lei a prostrarsi e a darsi, fino a perdere la dignità e lui sembra tenere il rapporto in pugno. Ma un rapporto morboso è sempre composto e alimentato da due oppressi, vittime dell'incapacità di mantenere i propri confini anche nel meraviglioso miracolo dell'innamoramento. Però, sappiamo bene che la situazione è capovolgibile, ovvero che,soprattutto nei nostri anni, è l'uomo che diventa oggetto di dinamiche dominanti da parte della donna…
Francesca La Scala dirige, da grandissima attrice qual è, un versatile attore come Andrea De Bruyn, completo e sensibile e Loretta Rossi Stuart che in "Luci d'autunno" mette in stand by il teatro brillante e finalmente gioca su corde drammatiche e intense.
L’inizio della storia del teatro occidentale non fu felice per le donne: prive di diritti politici e segregate nei ginecei, le donne greche non solo non potevano recitare (i ruoli femminili erano interpretati da uomini), ma non è nemmeno certo che avessero il permesso di assistere alle rappresentazioni. Questa rassegna ha come obiettivo, celebrare l’universo femminile proprio nel mese in cui si festeggia la "Festa della Donna". Gli organizzatori hanno voluto rivisitare questa celebrazione internazionale (a volte banalizzata) con una interpretazione singolare. Durante la rassegna andranno in scena spettacoli (rappresentati sia da donne come da uomini) di ogni genere ma che riguardano tematiche femminili o comunque realizzati da donne.
Direzione artistica: Maria Paola Canepa
Centro Culturale Artemia
Via Amilcare Cucchini, 38 Roma
Roma (Zona Monteverde – Portuense / Forlanini)
*La foto di Loretta Rossi Stuart è di Asim Aidari
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