Teatro romano di Ferentino. Al via la riqualifica di una delle perle della Ciociaria
Il progetto di riqualifica del Teatro Romano di Ferentino nasce con l’intento di valorizzare la presenza di un tesoro unico nel territorio
Inizieranno nella giornata di domani i primi lavori destinati al recupero e alla valorizzazione dell’antico teatro romano di Ferentino, un patrimonio artistico e culturale di importanza nazionale, che merita senz’altro una seconda vita. Secondo il Sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo, si tratta di un progetto che la città attende da oltre vent’anni e che sono orgogliosi di poter avviare nel 2021. Il 2021 si presenta infatti come anno simbolico di una ripartenza nazionale che non lascia indietro una delle sue ricchezze più grandi: la storia del proprio territorio.
Il Teatro romano di Ferentino
Il Teatro si trova nel cuore della piccola città di Ferentino e, attualmente, non è possibile ammirarne la struttura interna, ma soltanto le murature esterne. I suoi resti risalgono all’epoca imperiale – traianea o adrianea. La struttura raggiunge i 12 metri di altezza, un diametro di 54 metri ed è datato al II secolo d.C. II. È un luogo molto importante per il territorio, in quanto testimonianza del valore che la città che lo ospita aveva in epoca imperiale. Si tratta, infatti, dell’unico esempio di teatro romano nell’intera area della Ciociaria.
Il progetto di riqualifica
La riqualificazione e valorizzazione del luogo d’interesse rappresentano uno dei progetti archeologici più importanti del nostro Paese; uno tra i 10 selezionati dal Ministero della Cultura cui destinare oltre un milione e mezzo di euro. L’anfiteatro sorge nel cuore del quartiere di Santa Lucia, e proprio qui, nel 2018, vi aveva fatto visita il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Il Ministro era rimasto affascinato dalla bellezza della struttura, e nel marzo 2021 ha quindi deciso di finanziare il progetto di riqualifica.
Le parole del sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo:
“Da quasi un ventennio cerchiamo di dare avvio a questo grande progetto. È un orgoglio essere stati selezionati dal Ministero assieme a scavi tutti collocati in grandi centri: questo testimonia il grande patrimonio storico-architettonico di cui la nostra città è ricca e desiderosa di restituire, in primis, ai più diretti fruitori, i suoi abitanti. Ora sarà possibile ridare alla città un luogo di straordinaria bellezza che può diventare attrattore per un nuovo turismo culturale”.