Roma, Teatro Valle occupato. Giovedì 31 luglio la lunga notte
Gli occupanti del Teatro valle non vogliono lasciare, chiedono un tavolo di trattativa e fanno “Resistenza artistica”
*Pubblichiamo il Report dell’assemblea cittadina del 29 luglio 2014 diramato dagli occupanti del Teatro Valle.
Il 29 luglio ci siamo riuniti al Teatro Valle, in un’assemblea aperta a tutta la città e molto partecipata, per valutare gli esiti dell’incontro del 28 luglio con l’Assessore alla Cultura Giovanna Marinelli, la presidente della Commissione Cultura, Michela Di Biase econ i rappresentanti del Teatro di Roma, Marino Sinibaldi e Antonio Calbi, in veste di mediatori.
All’assemblea è intervenuto anche Marino Sinibaldi, che ha ribadito il pieno riconoscimento culturale e artistico dell’esperienza del Teatro Valle Occupato e la volontà del Teatro di Roma di non disperderne il patrimonio vivo. Ha inoltre condiviso la necessità di un chiaro riconoscimento politico della Fondazione Teatro Valle Bene Comune, che rappresenta una proposta giuridicamente innovativa di uscita dall’illegalità verso una forma di istituzione partecipata.
Accogliamo positivamente le parole e la disponibilità al dialogo manifestata da più parti in queste ore. Tuttavia la tempistica proposta dall’Assessorato per questa delicata transizione e la mancata definizione dei passaggi verso la nascita del Teatro Partecipato complicano il percorso e la chiarezza di un possibile accordo.
Invitiamo le istituzioni di questa città a dare un segnale concreto affinché questo dialogo non rimanga solo una promessa e diventi un impegnoreale: la disponibilità a fissare da subito gli incontri nei quali compiere il passaggio di transizione tra la situazione attuale e il futuro Teatro Partecipato. La storia complessa, ricca e innovativa di questa esperienza è patrimonio di tutti e necessita una cura e un tempo idoneo per far maturare il dialogo appena iniziato.
A seguito di queste considerazioni, esortiamo l’Assessore Giovanna Marinelli a non chiudere l’opportunità di reale interlocuzione che si è aperta, grazie al reciproco riconoscimento e alla sensibilità dimostrata rispetto al valore della difesa dei beni pubblici. L’assemblea ha espresso di comune accordo la necessità di un incontro pubblico all’indomani della scadenza del 31 luglio con l’assessore Marinelli, come conferma della sua piena disponibilità a trovare delle soluzioni avanzate. Un impegno pubblico e operativo può allontanare le minacce di uno sgombero violento delle forze dell’ordine e creare le condizioni per un confronto responsabile e sereno.
In questi giorni e oltre il 31 luglio il Teatro Valle, su proposta dell’Assemblea, rimane aperto: chiudere uno spazio di libertà non può essere la condizione richiesta per l’avvio di un’interlocuzione. Anzi spalanca le porte. Proprio per garantire che l’interlocuzione rimanga aperta, inizia la RESISTENZA ARTISTICA. I mezzi che abbiamo a disposizione sono gli stessi che hanno reso formidabili questi tre anni: l’arte, la creatività, la bellezza, la partecipazione più ampia possibile. Da subito inizia una performance ininterrotta fatta di lezioni aperte, laboratori, eventi culturali, tavoli di lavoro fino alla lunga notte del 31 luglio. Il Teatro Valle Occupato è una lotta di tutte e di tutti: per la cultura libera e accessibile, per nuovi diritti di cittadinanza, peristituzioni più democratiche e partecipate.
Oggi, mercoledì 30 luglio, ore 11. Tavolo di lavoro per scrivere una proposta di Convenzione da presentare alle istituzioni.
Ore 15. Tavolo di progettazione di una Summer School del Valle insieme ai ricercatori.
Giovedì 31 luglio La lunga notte verso il 32 luglio: 24 ore ininterrotte di attività”.