Tennis, Internazionali d’Italia: Zverev re di Roma per la seconda volta, battuto Jarry
Nella finale del Foro Italico il tedesco vince in due set, bissa il successo del 2017 e sale numero 4 al mondo. Nell torneo di doppio femminile trionfo della coppia azzurra Errani/Paolini
Gli Internazionali d’Italia tornano a sorridere per Alexander Zverev. In finale, Sascha ha battuto il cileno Nicolas Jarry, numero 24 del mondo, con il punteggio di 6-4 7-5 in 1h43′ di gioco. Il tedesco classe ’97 torna ad alzare il trofeo del Foro Italico a sette anni di distanza dalla sua prima volta quando, appena 20enne, vinse l’edizione del 2017 battendo in finale Novak Djokovic per il suo primo big title della carriera. Nel frattempo il tassametro delle vittorie ha continuato a correre ma ci sono stati anche molti bassi tra problemi personali ed infortuni.
Per questo il suo secondo trionfo agli Internazionali d’Italia ha un sapore speciale: per l’amore che in questi 10 giorni il tennista ha giurato ma anche perché sa di rinascita. Si tratta infatti del suo primo grande titolo dopo il grave infortunio alla caviglia patito nel 2022 nella semifinale del Roland Garros contro Rafael Nadal quando era numero 2 al mondo.
Internazionale d’Italia: la cronaca della finale maschile
Finale inedita al Foro Italico ma non in assoluto. Zverev e Jarry nei loro 6 precedenti (4-2 in favore del tedesco) si erano affrontati in finale già 5 anni fa a Ginevra, dove vinse il Sascha al termine di una partita tiratissima chiusa solo al tie-break del terzo set. Spartito molto diverso nell’umido pomeriggio di Roma. Il 27enne di Amburgo ha dominato la partita con il proprio colpo migliore, il servizio. Nel primo set infatti sono 20 su 21 i punti ottenuti quando in battuta e la partita si è giocata nei turni di Jarry, alla sua prima apparizione in una finale così importante. Lotta nel quarto game, salva due palle break nell’ottavo ma nel decimo concede un’ulteriore palla break che Zverev converte subito approfittando di un errore di dritto, sanguinosissimo, che vale anche il set.
Il secondo set segue un andamento simile ma con un po’ più di equilibrio. Zverev è inscalfibile al servizio, con l’80% di prime in campo e il 95% di punti vinti con la prima (5 i punti totali concessi al servizio) e Jarry che arriva solo una volta sul 30-30 non vedendo alcuna palla break. Palle break che si crea Zverev nel quarto game e nel decimo, valevoli anche come match point. Il cileno ne annulla due di fila e allunga la partita ma sul 6-5 arrivano altri due championship point: al quarto tentativo complessivo il tedesco sfonda con il dritto e può inginocchiarsi. È il 22° titolo in carriera, il sesto di livello 1000 e la certezza di scalare un posto nel ranking: da domani scavalca il campione uscente di Roma, il russo Daniil Medvedev, al quarto posto ATP. Ma oltre ai numeri arriva una forte candidatura tra i pretendenti al Roland Garros, in partenza a Parigi tra una settimana, tra gli acciacchi e i dubbi dei favoriti come Djokovic, Alcaraz e Sinner. Per Jarry la conclusione triste di un torneo però straordinario che lo porterà al best ranking in carriera (17).
Nel doppio femminile vittoria per Sara Errani e Jasmine Paolini
Si conclude così un’edizione degli Internazionali d’Italia, la numero 81, nata non sotto una buona stella con i forfait di Carlos Alcaraz e dell’idolo di casa Jannik Sinner, del maltempo nelle prime giornate e delle sconfitte di altri favoriti come il numero 1 del mondo Djokovic e del campione in carica Medvedev. Un torneo che però ha regalato sorprese e un vincitore meritevole, campione Master in passato, alla sua seconda affermazione qui, e tornei al femminile di grande livello. Se infatti al femminile le big sono tutte arrivate in fondo e a vincere è stata la numero 1 mondo – la polacca Iga Swiatek battendo la n°2 Sabalenka – nel doppio c’è stata un’importantissima affermazione italiana.
Poco prima della finale maschile infatti, in un centrale bollente Sara Errani e Jasmine Paolini, hanno battuto la coppia testa di serie n° 3, formata dall’americana Coco Gauff e dalla neozelandese Erin Routliffe, con il punteggio di 6-3 4-6 10-8. Per i colori italiani è il quarto successo nella storia dopo quelli targati Luzzatti/Gagliardi (1931), Cecchini/Reggi (1985) ed Errani/Vinci (2012). Per la coppia azzurra un passo importante in vista delle Olimpiadi di Parigi e della qualificazione alle Finals di fine anno (sono al momento in quinta posizione nella Race). Buone indicazioni anche nel torneo di doppio maschile con Simone Bolelli e Andrea Vavassori arrivati fino in semifinale e anch’essi in piena corsa per la Finals (secondi nella Race).