Tenuta Micoli, da Antony Zinni, dove food & wine si sposano in un connubio perfetto
Tra gli esempi da seguire, Antony predilige la cucina italiana mediterranea di Chef Antonino Cannavacciuolo, oltre che lo stile e l’eleganza di Francesco d’Angelo
Eccomi giunto a Frisa, piccolo comune della provincia di Chieti, trasportato dall’amico Alessandro alla scoperta della Tenuta Micoli, dove food and wine si sposano in un connubio perfetto di altissima qualità.
Qui in un territorio immerso nei molteplici vitigni autoctoni e gli uliveti secolari, circondato dalle montagne della Maiella da un lato e le spiagge dei Trabocchi del mare Adriatico dall’altro, ho avuto modo di conoscere un volto nuovo della cucina emergente abruzzese, Antony Zinni.
Antony, subito dopo il diploma preso presso l’istituto alberghiero di Villa Santa Maria (CH), inizia la sua avventura come aiuto cuoco presso il ristorante Essenza di San Vito Chietino dove rimane circa due anni, diventando un anno dopo Chef, presso il ristorante Sotto Sale e affinando le tecniche di gestione, organizzazione e abbinamento cibo-vino.
Passano solo tre anni e Antony, 21enne, viene chiamato dalla famiglia Di Tommaso a lavorare sul loro Trabocco Punta Punciosa, nel comune di Rocca San Giovanni (CH).
In questo Trabocco si sente subito a casa, si lavora, ci si appassiona per ciò che si fa e si continua nello studio dei piatti, affinando ulteriormente la ristorazione, aiutato e coccolato come in famiglia.
Qui gli occhi di Antony si illuminano di emozione ripensando alla sig.ra Teresa, mamma dei titolari Loris e Monica, quando di domenica era solita viziare tutti con le sue buonissime lasagne e pasta al forno. Lo staff viveva in uno spirito così collaborativo da essere definito una vera fratellanza, durata sei anni. Il lavoro era incessante dalla mattina alla notte, considerando che ogni giorno si era soliti servire dalle 120 alle 150 persone.
La voglia di tornare a casa però era forte, infatti, con la creazione della Tenuta Micoli, Antony torna in famiglia come primo Chef. Da parte sua c’è la volontà di ricominciare una nuova sfida, di rimettersi in gioco studiando e ricercando nuovi elementi tra prodotti territoriali e non.
Consapevole delle enormi difficoltà a cui opporre l’esperienza accumulata e la voglia di crescere, che passa anche attraverso delle scelte difficili ma necessarie.
Lo scambio di battute con lo Chef, iniziato nello spazio esterno la Tenuta Micoli ci accompagna piano piano nei locali interni, dove abbiamo modo di conoscere l’intera squadra, il fratello Fabio, il papà Pietro, la mamma Annarita, lo zio Renato, la fidanzata di Antony, Iole, e gli altri addetti di cucina e sala Simone, Donatella e Marco, tutti uniti da un eccellente spirito collaborativo.
Ognuno con i propri compiti e tutti sapientemente veicolati nel portare la Tenuta Micoli all’ottenimento di risultati via via sempre più evidenti.
Tra gli esempi da seguire, Antony predilige la cucina italiana mediterranea di Chef Antonino Cannavacciuolo, oltre che lo stile e l’eleganza di Francesco d’Angelo, suo primo Chef presso il ristorante Essenza. Per dimostrarlo ci fa accomodare a tavola pronti per l’assaggio di piatti tradizionali/gourmet, il tutto unito e perfettamente abbinato con gli ottimi vini biologici della Tenuta Micoli.
Per ogni portata ci viene servito un vino diverso, si parte con la Passerina spumantizzata, per assaggiare successivamente il Trebbiano, il Pecorino, il Cerasuolo d’Abruzzo, il Montepulciano d’Abruzzo per terminare con il vino di punta, Orso Nero
un bland di uve Merlot e Montepulciano, vini capaci di rispecchiare in maniera certa e precisa l’intero terroir, dove le condizioni naturali, fisiche e chimiche, la zona geografica e il clima permettono la realizzazione di un vino specifico e identificabile mediante le caratteristiche uniche della propria territorialità.
Al termine della serata, dopo aver degustato in modo sublime cibi e vini decidiamo di fissare un nuovo appuntamento, questa volta in cantina, per decantare, a uno, a uno, ogni vino prodotto dalla Tenuta Micoli, complimentandoci con lo Chef Antony in quanto attraverso lo studio continuo e il suo costante aggiornamento nel perfezionamento delle tecniche di preparazione dei cibi potrà sicuramente diventare un punto di riferimento della cucina abruzzese. Esaudendo così uno dei suoi obiettivi, poter svolgere il suo lavoro anche in altri ristoranti e portando il brand Micoli e la sua idea di cucina tradizionale e rivisitata, in giro per l’Italia e nel mondo.
La cucina dello chef Antony Zinni la trovi qui.