Lo scorso 26 agosto Francesco Coppetta, commissario prefettizio del comune di Terracina ha disposto l’avviso del divieto di balneazione.
L’ordinanza è arrivata dopo la nota divulgata il 26 agosto, diffusa da Arpa Lazio, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente che ha pubblicato il risultato delle analisi su campioni d’acqua prelevati mercoledì 24 agosto.
Secondo i dati riportati la situazione era grave per una zona marittima che aveva ricevuto da poco il premio Bandiera Blu. Infatti, è stato riportato il superamento dei limiti stabiliti per legge relativi alla presenza nel mare di batteri fecali come “Escherichia coli” ed “Enterococchi intestinali”.
Il tratto di spiaggia a cui è rivolto il divieto di balneazione è quello dove sfocia il fiume Portatore, per un’estensione di circa 500 metri. Misura, imposta dall’ente laziale e che mira a tutelare la salute di tutti coloro che vogliono sfruttare gli ultimi giorni di mare. Molto probabilmente la responsabilità dell’inquinamento delle acque della costa di Terracina è da attribuire agli scarichi illegali di rifiuti tossici nel fiume.
La Procura di Latina ha aperto un’inchiesta per riuscire a individuare i colpevoli più probabili.
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