Su disposizione della procura sono stati apposti i sigilli a 4 stabilimenti balneari di Terracina, perché non in regola con le concessioni.
Gli inquirenti stanno infatti indagando su un bando comunale, che sembra viziato da irregolarità.
In seguito al sequestro, è scoppiata la protesta dei gestori dei lidi e dei bagnanti che, in vacanza, si sono ritrovati senza più ombrellone.
La situazione è stata gestita dal sostituto procuratore che sta seguendo il caso e dal Sindaco di Terracina, Nicola Procaccini. I due, infatti, hanno consentito il ripristino dei servizi, sedando in questo modo le proteste.
In un comunicato stampa, la Questura di Latina ha dichiarato che “il sequestro si è reso necessario in quanto è stato accertato che le strutture allestite in dette spiagge in parte si estendevano su metrature estranee alla concessione demaniale, in parte erano totalmente difformi dalle finalità gestionali, in parte non risultavano in alcun modo autorizzate. Il medesimo contesto operativo e investigativo ha visto coinvolto, per abuso d’ufficio, un funzionario del Comune, atteso che le risultanze investigative hanno fatto emergere irregolarità nell’iter procedurale della gara d’appalto e nel rilascio dei titoli concessori”.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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