Terremoto Amatrice, Sergio Pirozzi: il mio piano accantonato da Di Maio
L’ex sindaco, ora consigliere regionale del Lazio: “Rimane il rammarico perchè volevo fare qualcosa per queste terre”
Il consigliere regionale Sergio Pirozzi, presidente della commissione Grandi rischi della Regione Lazio, intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus, è tornato sulla ricostruzione di Amatrice: "Quando una squadra sta per retrocedere, un presidente sceglie l'allenatore migliore per quel campionato. Invece in questo caso è stato scelto un allenatore, cioè il commissario, che non conosceva assolutamente il campionato che doveva disputare"
"Ho portato il mio piano a Luigi Di Maio – ha aggiunto l'ex sindaco di Amatrice -, ma questo piano è stato accantonato e sono state fatte altre scelte. Rimane il rammarico perchè volevo fare qualcosa per queste terre. Io ero nella zona rossa, ci siamo sporcati le mani di polvere, ho dovuto prendere decisioni con i miei amici morti ancora caldi e avrei dato qualsiasi cosa per cercare di fare qualcosa per queste terre. D'altra parte siamo riusciti ad approvare la legge Pirozzi con la Regione Lazio e spero diventi un modello anche per altre regioni. La mia grossa paura, sulla scorta dell'ultimo decreto sblocca-cantieri, è che ci sia in atto una grande speculazione. Fino all'altro ieri, per la ricostruzione privata, i proprietari avevano l'obbligo di rivolgersi a 3 ditte per valutare l'offerta migliore. Oggi nello sblocca cantieri è scritto che ti rivolgi ad un'unica ditta, questo può andare bene per le case singole, ma immaginate per gli aggregati, come fai a stabilire che Sergio è meglio di Stefano? Può essere incrinato il criterio di scelta quando non c'è comparazione".