Come se alla popolazione di Amatrice non bastassero i problemi quotidiani con i quali devono convivere dopo il terremoto, ci mancava anche lo sciacallo pedofilo. Fortunatamente, specie all'epoca dei social network, certe bugie e certi raggiri hanno le gambe corte e la popolazione ha smascherato Lorenzo S.B., 54enne che si era infiltrato nella comunità spacciandosi per sismologo che voleva fornire aiuto. Inoltre, giusto per caricare la storia di sentimentalismi, si era inventato di avere due figlie adolescenti, delle quali postava orgogliosamente le fotografie sul suo profilo Facebook.
A questo va aggiunta la storia di aver perso la moglie nel terremoto de L'Aquila, giusto per creare ulteriore empatia con i cittadini amatriciani. In un primo momento il 54enne aveva stretto amicizie in città, guadagnandosi anche la fiducia di alcune associazioni di volontari. L'uomo si mette a disposizione della comunità, dicendo di voler offrire aiuto tramite Internet, millantando – come spiega il sito Dagospia – di avere agganci per velocizzare l'arrivo delle casette , dei containers e di aiuti vari. Ma con il passare del tempo qualcuno comincia a dubitare di lui e inizia a indagare sul suo conto, scoprendo che i profili delle figlie sono falsi e che tra le vittime del terremoto de L'Aquila del 2009 non risulta nessuna Laura.
Alle accuse il 54enne replica in maniera feroce e arriva addirittura a scrivere: "Messaggio per quel gruppuscolo di amatriciani vicini al sindaco Pirozzi, il terremoto di quella notte ha portato via le persone sbagliate" "Auguro la morte a ’ste merde". Considerazioni che stridono con la maggioranza dei suoi post che parlano di amore e solidarietà. La cosa più triste è che lo sciacallo ha spaccato la comunità di Amatrice tra coloro che continuavano a dargli fiducia e quanti intendevano far emergere in maniera netta le sue bugie. Dagospia riferisce addirittura di querele e amicizie rotte a causa di questa vicenda.
La realtà è impietosa: Lorenzo, come riporta la rivista "Giallo" è un uomo originario di Padova residente in Francia, per 4 volte in carcere per detenzione di materiale pedopornografico, una delle quali in Italia a Varese. La perizia psichiatrica ha sentenziato che l'uomo ha tendenze pedofile, eppure è ancora in condizione di provocare pericoli e controversie. Sembra che abbia creato anche un profilo falso di un adolescente, per mezzo del quale aveva molestato anche una 14enne.
Ma soprattutto, aveva dato vita a un ulteriore profilo falso, con il quale si fingeva un'adolescente di 14 anni di nome Marta, che aveva in precedenza molestato. Il tutto per finalizzato a guadagnare il centro dell'attenzione con la storia di essere conoscenza dell identità dell''assassino di Yara Gambirasio. Una volta scoperto, aveva candidamente ammesso di essere estraneo alla vicenda e di essere dispiaciuto di aver fatto del male alla famiglia Gambirasio. Questo non gli aveva impedito, comunque, di dichiararsi amico di Bossetti, stringendo rapporti con la sorella e alcuni membri del pool difensivo. Difficile davvero trovare le parole giuste per chiudere la narrazione della vicenda…
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