Terzo aeroporto del Lazio, Latina o Viterbo?
Si ricomincia a parlare del terzo scalo aeroportuale del Lazio, dopo Fiumicino e Ciampino, e subito infuriano le polemiche
Si ricomincia a parlare del terzo scalo aeroportuale del Lazio, dopo Fiumicino e Ciampino, e subito infuriano le polemiche. A rimettere in gioco la questione è stato il presidente dell’Enac Vito Riggio che, durante un’audizione in commissione Trasporti, lo scorso settembre, ha sostenuto l’ipotesi di aumentare il numero di aeroporti presenti nel nostro paese.
Se da un lato il mondo politico e sindacale si accapiglia a discutere se il nuovo scalo debba essere realizzato a Viterbo o Latina, per i potenziali utenti del nuovo hub si tratterà anche di valutare il costo del transfer dall’aeroporto verso la capitale quando dovranno scegliere il proprio volo. Ad oggi infatti, confrontando la spesa media da sostenere per raggiungere il centro dall'aeroporto, su un campione delle 25 città europee con gli scali maggiormente trafficati, la tratta Roma – Fiumicino si colloca in una fascia di prezzo medio alta. (Per saperne di più clicca qui.) Atterrando a Latina o a Viterbo, il rischio vero per i passeggeri è che il costo del transfer verso Roma sia più caro del volo stesso.
Quella del terzo aeroporto del Lazio è una vicenda che si trascina ormai da diversi anni. Sembrava quasi cosa fatta già nel 2012 quando in un decreto governativo si indicava Viterbo come sede del nuovo scalo da dedicare quasi esclusivamente ai voli low cost. Ma poi il governo Monti decise di dirottare i finanziamenti verso il progetto del potenziamento infrastrutturale di Fiumicino. Decisione confermata in seguito con il governo di centrosinistra di Paolo Gentiloni.
La recente sortita del presidente dell’Enac, che ha di fatto riportato all’attualità la questione, ha trovato immediata eco nella Cisl di Latina che, per bocca del suo segretario Roberto Cecere, si augura che “dopo tante inutili parole finalmente venga presa una decisione definitiva in tal senso”. Aggiungendo però che “Come Cisl siamo da sempre vicini al progetto di Latina come terzo polo aeronautico del Lazio”.
E la posizione del governo Conte oggi in carica? Secondo Roberta Lombardi, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione Lazio, il terzo scalo avrebbe come ricaduta immediata una crescita nei livelli occupazionali e rappresenterebbe un rilancio per l’economia del territorio. Ma non si esprime su quale debba esserne la sede.
Dal canto suo, la Lega appare orientata verso la scelta di Viterbo. Umberto Fusco, senatore nato a Latina ma eletto nel territorio della provincia di Viterbo, ha dichiarato di recente di aver incontrato Armando Siri, sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche lui della Lega, e di aver affrontato la questione. Nel colloquio, il senatore avrebbe avuto garanzie da parte del governo sul fatto che la sede del terzo aeroporto del Lazio sarà in Tuscia. E, a ribadire il concetto, ci pensa il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena: “Siamo in una fase embrionale, ma la notizia è importante, perché qualora si dovesse optare per il terzo scalo, sarà a Viterbo”. Con buona pace degli utenti che, oltre al biglietto aereo, dovranno sobbarcarsi il costo del transfer dall’aeroporto che, se questa fosse la scelta, disterebbe da Roma più di 100 chilometri.