Ancora una vittoria, la più importante delle ultime otto. La Lazio è in paradiso e raggiunge la finale di Coppa Italia, dopo aver battuto il Napoli per 0-1 al San Paolo. Decisiva la rete di Lulic al 79' che ribalta l'1-1 dell'andata all'Olimpico. In finale i biancocelesti affronteranno la Juventus di Massimiliao Allegri.
Pioli si presenta a Napoli senza Mauri e Lulic, lasciati entrambi in panchina. Ritorno al passato, al 4-3-3 con la sorprendente presenza di Cataldi che si schiera in mezzo con Biglia e Parolo. Dietro ci sono titolari, eccezione fatta per Radu e il portiere Marchetti, sostituiti da Braafheid e Berisha. L'attacco è il miglior possibile, Anderson-Klose-Candreva. Benitez lascia in panchina Callejon e De Guzman: dietro a Higuain giocano Gabbiadini, Mertens e Hamsik, che torna in campo dopo la panchina in campionato contro la Roma
L'approccio della Lazio al match è subito aggressivo. Nei primi 5' Klose e compagni spingono per cercare il vantaggio-qualificazione, il Napoli regge e pian piano prende il soppravvento. Cataldi e Parolo soffrono la mediana partenopea: Gargano e Inler s'impongono spezzando il palleggio biancoceleste sul nascere. L'unico a emergere è Biglia: l'argentino, con la testa sempre alta, lotta e inventa in mezzo al campo per gli esterni. Candreva e Anderson sono meno ispirati del solito, sebbene l'ex Juventus sfiori il vantaggio al 18'. Dieci più tardi trema il popolo laziale: Gabbiadini scaglia un mancino su punizione da 25m, trema il palo alla sinistra di Berisha. Il primo tempo si chiude senza altre emozioni. La partita è intensa ma piena di errori, così regna l'equilibrio.
La trama non cambia ad inizio ripresa. La Lazio sembra essersi persa la bussola del gioco. Prova a spingere, ma il Napoli regge bene l'urto. Anzi è la banda Benitez a creare i maggiorri pericoli. Higuain va più volte vicino al gol dell'1-0, Berisha è attento a salvare. La svolta della partita avviene in due momenti: al 54' esce Cataldi e con l'ingresso di Mauri, Pioli passa al 4-2-3-1 e mette Lulic che sostituisce Candreva.
Poi l'emiliano ha un'alra intuizione e l'equilibrio del match si rompe. Anderson passa a sinistra, dove non c'è Maggio ma Ghoulam: il confronto è impari, ad appanaggio del giovane carioca. Che al 79' espolde il genio: accelerazione letale e cross basso per Lulic, il bosniaco si inserisce perfettamente e segna lo 0-1. Gli undici primi (più recupero) che separano il gol dal finale sono d'autentico forcing partenopeo. De Vrij e Mauricio non vanno in difficoltà, Cavanda – subentrato a Braafheid – annulla Callejon. La Lazio rischia solo su una giocata da fuoriclasse di Insigne, che in slalom salta tre laziali e supera Berisha: a risolvere ci pensa sempre Lulic, che si certifica uomo-provvidenza in Coppa Italia.
La firma del bosniaco vale la finale. Contro la Juventus servirà una Lazio perfetta, in attesa dell'ultimo atto Pioli si gode la vittoria a Napoli. Da domani testa al campionato, ci sono la Champions League da conquistare e la Roma da superare per arrivare secondi.
La Lazio non sogna più, non ce ne è bisogno: la realtà dice che questa squadra non è sazia. Che può raggiungere ogni obiettivo.
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