Tivoli, Fiera di San Giuseppe: niente animali in vendita
La decisione, in linea con le normative nazionali e regionali, pone fine a una tradizione di 125 anni
Il Comune di Tivoli ha ufficializzato, con una delibera di giunta, lo stop alla vendita di animali alla storica Fiera di San Giuseppe. La decisione, in linea con le normative nazionali e regionali, pone fine a una tradizione di 125 anni che vedeva la presenza di pesciolini, pulcini e uccellini, una grande attrattiva per i più piccoli.
«L’accordo stipulato tra Ministero della Salute, Regioni e Province autonome – si legge nel provvedimento – stabilisce che sono considerati animali da compagnia quelli destinati a essere tenuti per affezione, escludendo gli animali selvatici, che non possono adattarsi alla cattività.»
Una tradizione che si rinnova
Nonostante il cambiamento, la Fiera di San Giuseppe continuerà a essere un evento di richiamo per migliaia di visitatori. In programma il 19 marzo, l’evento offre una vasta selezione di artigianato, piante, fiori, antiquariato, prodotti tipici e molto altro. L’anno scorso sono stati 170 gli espositori, e per partecipare è necessario presentare domanda, pagando 50 euro per i diritti di istruttoria e 6 euro al metro quadro per il suolo pubblico.
La mappa dell’evento
Le bancarelle si snoderanno dal mattino al tramonto in diverse aree del centro storico, tra cui piazza Domenico Tani, piazza Colonna, via Campitelli e piazza del Plebiscito. Le attività con tavoli e sedie esterni potrebbero subire limitazioni per garantire la viabilità e la sicurezza.
La Fiera di San Giuseppe rimane un appuntamento imperdibile per la città e i suoi visitatori, confermando il legame con le tradizioni, ma guardando al futuro con un’attenzione particolare al benessere degli animali.