Sei candelabri, due putti e due zampe di leone in legno, un dipinto olio su tela del XIX secolo raffigurante Santa Lucia e un fregio intarsiato a foglia d’oro: questo il materiale ritrovato ieri dalla polizia nella zona industriale della città, nei pressi di uno degli edifici abbandonati.
Il furto è avvenuto durante la notte tra il 25 e il 26 aprile scorso, nella chiesa di Santa Maria Maggiore in San Francesco di Tivoli. Le indagini del Commissariato sono partite la mattina del 26 aprile a seguito della segnalazione del furto denunciato dal parroco.
Gli investigatori, coordinati dal dr. Giancarlo Sant’Elia, dopo aver effettuato un sopralluogo e ascoltato la testimonianza del parroco, sono riusciti ad individuare l’autore del furto, un trentanovenne della zona già noto alle Forze dell’Ordine per precedenti per rapina e ricettazione, appunto, di antiquariato.
D.M, queste le sue iniziali, è stato fermato presso la sua abitazione confessando di essere l’autore del furto e consentendo agli agenti di Polizia il ritrovamento delle opere. L’uomo è stato denunciato per furto aggravato.
Questa mattina, a mezzogiorno, nella chiesa di San Francesco, Monsignor Parmegiani, Vescovo di Tivoli, incontrerà personalmente gli agenti del commissariato per congratularsi.
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