Tor Bella Monaca, sequestrati beni patrimoniali al clan dei Cordaro
Operazione della D.D.A. di Roma e della Polizia di Stato. Sequestrati beni patrimoniali per 3 milioni di euro
È in corso di esecuzione dalle prime ore della mattina il sequestro di numerosi beni immobili riferibili al clan Cordaro di Tor Bella Monaca. La Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma e la Polizia di Stato, stanno dando esecuzione alla misura di prevenzione personale e patrimoniale emessa dal Tribunale capitolino, a carico dei principali esponenti della famiglia, ritenuti capi e promotori dell’associazione a delinquere già militarmente smantellata a luglio del 2016 con 37 arresti. Si stanno ponendo sotto sequestro, ai fini della confisca, diversi beni patrimoniali tra cui case, ristoranti, pizzerie, bar e addirittura una squadra di calcio.
L’odierna attività continua ad inserirsi in una più ampia e costante azione di contrasto operata dalla Polizia di Stato e dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia alle illecite attività poste in essere nel contesto territoriale del noto quartiere di Tor Bella Monaca, caratterizzato da un crescendo di attività criminali e di gravi delitti. I particolari dell’operazione verranno divulgati durante una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 presso la sala riunioni “Augusto Cocola” sita al V piano della Questura ed alla quale parteciperà il Sostituto Procuratore Aggiunto Dr. Michele Prestipino.
Aggiornamento ore 11:45: Tale assunto ha consentito al Tribunale, su proposta della D.D.A., di porre sotto sequestro diversi beni patrimoniali: Immobile uso abitazione, ubicato a Rocca Priora (Roma), in via S. Cesareo, 5 vani, del valore di circa 200.000€; Immobile uso abitazione, ubicato a Roma, in via dei Palosci, zona Tor Vergata, di circa 150mq, del valore di circa 400.000€, con giardino e piscina; Immobile uso abitazione, ubicato in località Montecompatri (Roma), in via Casilina, 3 vani, del valore di circa 140.000€; Immobile uso esercizio commerciale, ristorante “Garden”, ubicato sull’isola della Maddalena (Sassari), acquisito nel 2014, con l’aiuto determinante del legale dell’organizzazione, con un investimento di 100.000€ per avviamento ristrutturazione e gestione; Quote e patrimonio della A.S.D. “Ilvamaddalena 1903”, squadra di calcio, presente sull’isola della Maddalena c/o il Campo Sportivo “Pietro Secci”, con bar all’interno; comprata con i proventi dell’attività criminale e con l’intermediazione dell’avvocato del clan, diventato Presidente della squadra, al quale furono dati 190.000€ da impiegare per la gestione della stessa e per le operazioni di pulitura attraverso il meccanismo delle sponsorizzazioni; Immobile uso esercizio commerciale, Fast food–pizzeria Mafalda, ubicato all’isola della Maddalena (Sassari), comprato con i proventi dell’attività criminale e con l’intermediazione dell’avvocato del clan, al quale furono dati 95.000€ da impiegare per la gestione dello stesso.; Conti correnti – libretti di risparmio, deposito titoli, cassette di sicurezza e rapporto finanziari riferibili ai soggetti suindicati; Denaro contante ammontante a 4.500,00 €uro già sequestrato durante l’esecuzione delle misure cautelari del luglio 2016.
L’ammontare complessivo dei beni patrimoniali riferibili al clan Cordaro è di circa 3 milioni di €uro. E’ stato, quindi, inferto un ulteriore duro colpo alla potente famiglia CORDARO, principalmente dedita al traffico di stupefacenti del tipo cocaina ed hashish, che aveva conquistato il controllo della redditizia piazza di spaccio, con centro operativo nel comparto R9, nel popolare quartiere romano e che si è resa protagonista, negli ultimi anni, di una serie di attività criminali e violentissimi fatti di sangue, culminati in un efferato omicidio ed altri tentati omicidi.
L’odierna attività continua ad inserirsi in una più ampia e costante azione di contrasto operata locale Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Polizia di Stato alle illecite attività poste in essere nel contesto territoriale indicato, caratterizzato da un crescendo di attività criminali e di gravi delitti riconducibili a conflittualità e a connessi regolamenti di conti consequenziali e funzionali alla “conquista” di piazze di smercio della droga in quell’area, per affermare o rimarcare l’egemonia di un gruppo su un altro. Negli ultimi sei mesi sono state, infatti, diverse le operazioni concluse con l’arresto di numerosi appartenenti alla famiglie criminali (più di 150) che hanno radicato nel quartiere di Tor Bella Monaca il centro dei loro illeciti affari, nonché col sequestro di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente (più di 45 kg.) e di armi (più di 21).
Foto di repertorio